Serravalle Outlet, una crescita che parla cinese
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4 Dicembre 2014
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Serravalle Outlet, una crescita che parla cinese

Cresce ancora il numero di visitatori al Serravalle Outlet: russi e cinesi sempre più numerosi, "ma gli italiani restano una fetta importante, anche se c'è una maggiore attenzione al risparmio". Il centro di Serravalle sta valutando di "allargarsi" al Retail Park e, intanto, gli addetti alla vendita si specializzano: "si parlano circa 30 lingue diverse"

Cresce ancora il numero di visitatori al Serravalle Outlet: russi e cinesi sempre più numerosi, "ma gli italiani restano una fetta importante, anche se c'è una maggiore attenzione al risparmio". Il centro di Serravalle sta valutando di "allargarsi" al Retail Park e, intanto, gli addetti alla vendita si specializzano: "si parlano circa 30 lingue diverse"

SERRAVALLE SCRIVIA – Si parlano trenta lingue diverse al Serravalle Outlet, i turisti russi e cinesi sono in crescita (anche se con la crisi ucraina c’è stata una lieve flessione degli arrivi dalle ex repubbliche sovietiche) e gli italiani sono più “oculati” nelle spese.
Nel complesso, i numeri di visitatori e fatturato segnano un + 5%. E’ in sintesi in bilancio del 2014 al Serravalle Outlet, consegnato alla stampa durante la consueta conferenza di fine anno. Un bilancio, però, senza numeri: “Nuova strategia di gruppo. Eravamo rimasti gli ultimi a dare i numeri del fatturato”, dice il direttore per l’Italia Roberto Meneghesso. Vengono comunicati i dati dei visitatori complessivi dei 5 centri McArthurGlen in Italia: 20 milioni di consumatori. “Il Serravalle Outlet, che il prossimo anno compirà 15 anni, resta per tutti un modello, un brand mix insuperabile”, aggiunge.
Un fenomeno, quello degli outlet, di cui quello di Serravalle resta “l’esempio” che sembra non conoscere crisi, dunque. E, se dalla Russia, arrivano meno compratori, la McArthurGlen si è mossa per tempo, stringendo accordi con i tuor operator asitici, cinesi e coreani in testa. Si sono adeguati anche i singoli punti vendita, assumendo personale madrelingua: “si parlano trenta lingue diverse, oggi, al Serravalle Outlet”, dice Daniela Bricola, direttrice del centro. “Alcuni arrivano dall’estero, altri sono in Italia da diverso tempo”. 
Gli italiani ci sono, eccome, ma cambiano modello di consumo: “che restano una fetta importante”, speiga ancora Bricola, ma  “sono più attenti al risparmio ma tornano più frequentemente”. 
Per l’outlet più “vecchio” d’Italia e più grande d’Europa, quello di Serravalle, appunto, a si sta valutando un ulteriore ampliamento. In corso di realizzazione, davanti alla cittadella dello shopping di lusso, c’è il luxory mall, gruppo Praga. “Al momento la fase di costruzione non riguarda McArturGleen, ma c’è allo studio un’ipotesi di ulteriore sviluppo”, conferma Bricola. Si tratterebbe di un ulteriore ampliamento della propria offerta che oggi conta circa 300 marchi e 1000 addetti.
Insomma, McArturglen punta sempre di più sulla “shopping experience” a tutto tondo, affiancando all’attività di vendita una serie di eventi di richiamo. “Se per un bambino il sogno è quello di andare a Disneyland, per una donna vorremo che fosse quello di andare all’Outlet”, dice ancora Meneghesso.
Già pronto il calendario degli eventi dell’anno, articolato su cinque momenti: il Natale, alle porte, i saldi, le presentazioni della spring-summer collection, gli eventi estivi, le collezioni autunno-inverno. Per lo shopping natalizio a Serravalle si inaugura nel fine settimana del 6, 7 dicembre la casa della Barbie, 150 metri di divertimento, dedicato ai bambini. Lo shopping, ancora una volta, farà rima con solidarietà: è infatti attiva una campagna di raccolta fondi in favoredell’Unhcr, l’alto commissariatodelle Nazioni Unite per i rifugiati. Sono state realizzate decorazioni natalizie a forma di casetta che saranno messe in vendita alla cifra di 5 euro. Il ricavato sarà devoluto all’Unhcr. 
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