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Lucia Camussi - l.camussi@ilnovese.info  
2 Marzo 2015
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Memoria della Benedicta, l’associazione rinnova gli accordi con il Comitato Resistenza

C'è anche l'associazione Memoria della Benedicta, sorta con lo scopo di promuovere la conoscenza, il recupero e la valorizzazione del sito storico che fu teatro dell'eccidio della Pasqua 1944, tra le cinque che hanno rinnovato la convenzione con il Comitato Resistenza e Costituzione del consiglio regionale

C'è anche l'associazione Memoria della Benedicta, sorta con lo scopo di promuovere la conoscenza, il recupero e la valorizzazione del sito storico che fu teatro dell'eccidio della Pasqua 1944, tra le cinque che hanno rinnovato la convenzione con il Comitato Resistenza e Costituzione del consiglio regionale

BOSIO – C’è anche l’associazione Memoria della Benedicta, sorta con lo scopo di promuovere la conoscenza, il recupero e la valorizzazione del sito storico che fu teatro dell’eccidio della Pasqua 1944, tra le cinque che hanno rinnovato la convenzione con il Comitato Resistenza e Costituzione del consiglio regionale.

Giovedì 5 febbraio, l’ufficio di presidenza del consiglio regionale del Piemonte, su proposta del vicepresidente Nino Boeti, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, ha rinnovato gli accordi con gli enti preposti alla tutela della memoria della Resistenza sul territorio piemontese: oltre all’associazione Memoria della Benedicta, ci sono la Casa della memoria di Vinchio, in provincia di Asti, la Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, l’associazione Colle del Lys e il museo diffuso della Resistenza di Torino.

Le convenzioni avranno una durata di 5 anni. Ogni anno, a fronte di un contributo finanziario, gli enti convenzionati si impegnano a realizzare – nell’ambito della programmazione di eventi – almeno una iniziativa congiunta con il Comitato Resistenza e Costituzione piemontese.
“Queste realtà rappresentano alcuni dei luoghi della memoria più cari alla nostra comunità e più significativi della lotta di Liberazione del Piemonte e d’Italia – sottolinea Nino Boeti – Il consiglio regionale, nel corso degli anni ha sempre provveduto a stipulare protocolli d’intesa con queste realtà che, muovendo dalla conservazione e valorizzazione dei valori che, attraverso la lotta di Liberazione produssero i loro “frutti migliori” nella Costituzione e nella Repubblica, hanno istituito strutture museali didattiche, punto di riferimento per attività culturali, formative e di ricerca storica sul territorio”.