Maxi bollette ai comuni per i rifiuti dell’alluvione? Le paga la Regione
Un confronto sereno, ma poche le risposte dall'incontro pubblico, organizzato dal circolo del Pd, con l'assessore regionale all'Ambiente Alberto Valmaggia. Un emendamento ha permesso l'inserimento in bilancio risorse per pagare lo smaltimento di fanghi e terre post alluvione ma non si hanno ancora tempi certi sui fondi per i danni. Rio Negraro ed Ecolibarna? "Verificherò"
Un confronto sereno, ma poche le risposte dall'incontro pubblico, organizzato dal circolo del Pd, con l'assessore regionale all'Ambiente Alberto Valmaggia. Un emendamento ha permesso l'inserimento in bilancio risorse per pagare lo smaltimento di fanghi e terre post alluvione ma non si hanno ancora tempi certi sui fondi per i danni. Rio Negraro ed Ecolibarna? "Verificherò"
SERRAVALLE SCRIVIA – Un confronto sereno, ma poche le risposte dall’incontro pubblico, organizzato dal circolo del Pd, con l’assessore regionale all’Ambiente, Protezione Civile e Urbanistica Alberto Valmaggia, il presidente della commissione regionale Ambiente Silvana Accosanto e il consigliere regionale Walter Ottria, coordinato da Claudio Barbieri. “Siti inquinati, urbanizzazione, alluvioni. Quale futuro per il nostro territorio?” era il titolo dell’incontro. E Serravalle i problemi li ha proprio tutti: è tra i comuni danneggiati dalle alluvioni del 2014, ha subito una urbanizzazione spinta, ha uno dei siti inquinati dichiarati di “interesse nazionale”, Ecolibarna.
Le risposte, però, sono state poche e, forse, non ci si poteva aspettare di più.
Tra queste, l’annuncio che saranno coperte da fondi regionali le maxi bollette che, nei nei giorni scorsi ,i comuni alluvionati nel novese hanno ricevuto dal Consorzio di Smaltimento. Tonnellate di terra, fango e detriti portati in discarica subito dopo le alluvioni di ottobre e novembre 2014.
“E’ stato approvato un emendamento regionale sui rifiuti derivanti dalla alluvioni – assicura l’assessore Valmaggia – che stanzia 180 mila euro la sola provincia di Alessandria”. Tempi certi per i risarcimenti ai danni ai privati e ai Comuni per gli interventi di somma urgenza, invece, non ce ne sono ancora. “I fondi messi a disposizione dal governo con la dichiarazione dello stato di calamità, però, ci sono e devono essere assegnati ai comuni e spesi in tempi rapidi”. Di più non dice l’assessore.
La cifra stanziata con il decreto di Protezione Civile indica in circa 30 milioni di euro lo stanziamento per i lavori di somma urgenza, di cui circa il 50% delle somme disponibili totali sarà assegnato alla provincia di Alessandria.
C’è, però, il problema del rispetto del patto di stabilità. “Come comune di Serravalle – dice il vicesindaco Pasquale Vecchi – abbiamo un avanzo di amministrazione di circa 600 mila euro, ma non li possiamo spendere. Eppure sono soldi dei cittadini”. Lancia una provocazione Vecchi: “sforiamo il patto, e che poi ci venga a prendere la Corte dei Conti”. Concorda, in linea di principio, Valmaggia, ma la questione non è di competenza regionale. La possibilità di sforamento è stata concessa solo a Casale Monferrato, per i fondi di bonifica dall’amianto, e solo per 2015.

“Il quartiere Fabbricone va puntualmente a bagno”, fanno presente i cittadini. Più volte, da diverse amministrazioni, erano stati promessi interventi di arginatura. I disagi e le problematiche del Fabbricone le hanno ben spiegate i cittadini del comitato Ecolibarna, che convivono con l’ecomostro, con il rio-pattumiera, con l’autostrada e tutto il resto. Prende nota Valmaggia.
La questione Ecolibarna, appunto. Il sito dichiarato di “interesse nazionale” per la presenza di rifiuti tossico nocivi è uscito dalla fase di emergenza. Dopo la parentesi commissariale, garantita dal Prefetto Castaldo, poi trasferito, la gestione è passata alla Regione che lo ha a sua volta affidato alla Provincia e nello specifico al segretario generale, Casagrande, figura che oggi non esiste più. Anche in questo caso, ci sono disponibili circa 4 milioni di euro per la messa in sicurezza (tra cui interventi sul Rio), ma non c’è nessuno che decida.