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Benjamin Franklin e l’ora legale
C'è chi si adatta senza neppure accorgersene e chi la odia, a questa ora legale che torna nella notte fra sabato 28 marzo domenica 29. Tutta colpa di Franklin che ebbe questa idea e la pubblicò nel 1784 sul Journal de Paris, incitando la popolazione di Parigi ad adottarla
C'è chi si adatta senza neppure accorgersene e chi la odia, a questa ora legale che torna nella notte fra sabato 28 marzo domenica 29. Tutta colpa di Franklin che ebbe questa idea e la pubblicò nel 1784 sul Journal de Paris, incitando la popolazione di Parigi ad adottarla
C’è chi si adatta senza neppure accorgersene e chi la odia, a questa ora legale che torna nella notte fra sabato 28 marzo domenica 29. Tutta colpa di Franklin che ebbe questa idea e la pubblicò nel 1784 sul Journal de Paris, incitando la popolazione di Parigi ad adottarla: bastava spostare in avanti le lancette dell’orologio con l’arrivo dell’estate, così da svegliarsi un’ora prima, approfittare delle giornate più lunghe e risparmiare candele. Come capita a molte grandi idee però, all’epoca rimase inascoltata.
Perché si tornasse a parlare della balzana idea di Franklin ci volle più di un secolo, e l’aiuto di una tragedia come la prima guerra mondiale. Nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera all’adozione del British Summer Time, imitata in breve tempo da molti altri paesi d’Europa, per risparmiare risorse in vista della costosa guerra. Tra i paesi che seguirono l’esempio inglese ci fu anche l’Italia, dove il nuovo orario estivo rimase in vigore fino al 1920, per poi essere riproposto nuovamente durante la Seconda guerra mondiale, ed entrare definitivamente in vigore a partire dal 1966. Dal 1996, l’ora legale è adottata con un calendario comune in tutta Europa.
Ma l’ora legale ci fa davvero risparmiare? In base ai dati diffusi da Terna, la società che si occupa del controllo della distribuzione elettrica sul territorio nazionale, l’ora legale genera un risparmi di circa 90 milioni di euro all’anno, che fatti due conti significa poco meno di 4 euro a famiglia. Non tanto, ma in tempo di crisi tutto fa brodo.
In realtà, dicono gli studi, per avere un vero risparmio basterebbe adattare i nostri orari al vero ciclo del sole, adottando orari “centrati” rispetto al mezzogiorno, andando a dormire alle 8 di sera e alzandosi alle 4 del mattino, in modo da sfruttare interamente le ore di luce.
In base a un sondaggio commissionato dal Codacons, l’80% degli italiani non gradiscono questo dover spostare le lancette avanti e indietro.
Non tutti sono a favore dell’ora legale. Secondo Michael Downing, autore di un libro dal titolo eloquente:
Caso di studio, quello della grande madre Russia. Nel 2011 il presidente Dmitrij Medvedev decise che il passaggio di ora creare stress nei concittadini, e decise di abolire l’ora solare, passando definitivamente all’ora legale. Al primo inverno però gli abitanti di San Pietroburgo si accorsero che per vedere sorgere il sole, dovevano aspettare fino alle 11 del mattino. Forse un po’ troppo, e infatti il Premier Putin nel corso del 2014 ha deciso un altro colpo di mano: dal 26 ottobre si è tornati all’ora solare, che resterà per sempre o almeno fino al prossimo Presidente.
Comunque la pensiate, ricordatevi che sabato prossimo si dorme un’ora in meno. Ma non preoccupatevi, l’ora di sonno la recupererete il 25 ottobre 2015, quando si tornerà all’ora solare.
Attenzione alla slaute però: secondo il “New England Journal of Medicine”, durante la prima settimana dell’ora legale vi è un aumento del 5% di infarti a causa dell’alterazione che si viene a creare nei ritmi biologici e soprattutto in quelli del sonno.