I sindacati provinciali uniti contro la riforma della scuola
Durante l'incontro tra i delegati provinciali dei sindacati della scuola e i vertici della Prefettura di Alessandria, insegnanti e membri del personale scolastico hanno manifestato uniti il loro dissenso contro una riforma giudicata nociva e finalizzata "ad annientare definitivamente il pubblico a vantaggio del privato"
Durante l'incontro tra i delegati provinciali dei sindacati della scuola e i vertici della Prefettura di Alessandria, insegnanti e membri del personale scolastico hanno manifestato uniti il loro dissenso contro una riforma giudicata nociva e finalizzata "ad annientare definitivamente il pubblico a vantaggio del privato"

Anche nella nostra provincia gli insegnanti sono sul piede di guerra e continuano a gridare il loro “no” a questa riforma. Ieri pomeriggio, lunedì 18 maggio, il personale scolastico dei sindacati Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Gilda e Snals ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Alessandria durante l’incontro tra i segretari sindacali provinciali e il vice Prefetto di Alessandria Raffaele Ricciardi. All’assemblea ha partecipato anche il senatore del PD Federico Fornaro, una delle voci critiche interne al partito riguardo ai contenuti della riforma.

Al termine della riunione la Segretaria generale FLC CGIL Alessandria Serena Morando dichiara che “il vice prefetto si è dimostrato molto disponibile. Gli abbiamo consegnato il documento con le nostre obbiezioni, questo verrà mandato al ministero insieme ad un allegato, a firma del Prefetto Tafuri, che solidarizza con le ragioni della nostra protesta”.

I numeri parlano chiaro; nessuna proposra di riforma è stata tanto osteggiata quanto questa avanzata dal Governo di Matteo Renzi. Specchio di questo malessere l’alta adesione allo sciopero di due settimane fa registrata nel corpo docenti. “Nella mia scuola prima di quest’anno in un totale di circa 60 insegnanti solitamente i docenti in sciopero non erano mai più di 5 o 6. – dichiara Antonina Tirendi, insegnante di Lettere al Liceo “E. Amaldi” di Novi Ligure – Questa volta, invece, non hanno aderito allo sciopero solo una decina di professori; ed alcuni di questi non lo hanno fatto perché costretti a presenziare per impegni improrogabili. Non ricordo sinceramente di aver mai visto uno sciopero così partecipato”.

E sulla tanto discussa figura del preside/padrone le critiche non sono meno allarmanti ed allarmate. Ancora la Tirendi si fa portavoce dei colleghi presenti e spiega che “da parte degli insegnanti non c’è la paura di essere valutati, di vedere il loro lavoro quantificato e giudicato. Ma ciò non può essere fatto da un dirigente scolastico che a sua discrezione dà dei meriti e dei demeriti; e nemmeno dai genitori degli alunni, che ovviamente sono coinvolti nel processo educativo del proprio figlio. Rafforzando in maniera eccessiva la figura del dirigente scolastico verrebbe introdotto il sistema dell’assolutismo più becero e più arbitrario, molto suscettibile a processi di clientelismo e corruzione”.