Centralina “Arpa-Solvay”: primi dati sull’esposizione cronica della popolazione
La nuova centralina per il monitoraggio continuo della qualità dell'aria a Spinetta Marengo a ridosso dello stabilimento del polo chimico inizia a dare i primi dati incrociati che sono gestiti da Arpa. "Un investimento importante, culturale oltre che economico" aggiunge il sindaco. Arpa: "il dato sarà sull'esposizione cronica della popolazione che vive in quell'area"
La nuova centralina per il monitoraggio continuo della qualità dell'aria a Spinetta Marengo a ridosso dello stabilimento del polo chimico inizia a dare i primi dati incrociati che sono gestiti da Arpa. "Un investimento importante, culturale oltre che economico" aggiunge il sindaco. Arpa: "il dato sarà sull'esposizione cronica della popolazione che vive in quell'area"
Un investimento importante – ha ribadito il sindaco Rita Rossa – da parte di Solvay che prevede la rilevazione su agenti che hanno un criterio di trasparenza, verificabilità e garanzia per la salute della cittadinanza. Lo stabilimento Solvay sta facendo un grande sforzo sulla messa in sicurezza. Il rispetto dell’ambiente può essere assolutamente conciliato con gli aspetti produttivi ed occupazionali, valorizzando gli investimenti a garanzia della sicurezza dei cittadini”. Un’operazione che non si limita all’investimento economico e ambientale, ma che si spinge oltre, a quello culturale.
“Oggi, grazie alla seconda centralina installata nel territorio di Spinetta Marengo, progrediamo nella campagna da tempo intrapresa nei confronti della comunità e di tutto il territorio alessandrino, per un dialogo sempre più costruttivo tra azienda e cittadinanza” ha aggiunto Stefano Bigini, direttore dello stabilimento Solvay. Un approccio culturale con un miglioramento continuo, dato dalla diminuzione delle immissioni inquinanti nell’aria e dal progredire nell’opera di bonifica, che “non è importante solo per l’amministrazione, ma anche per l’azienda stessa. Consapevole di non poter lavorare dove ‘non si è accettati’”.
Una centralina quindi che è in fase ancora di “prove e controprove” ma che ha dato già risultati sui quali l’Arpa può iniziare a lavorare: “sono stati rilevate concentrazioni molto basse in questo anno – ha spiegato il dottor Alberto Maffiotti di Arpa – Due o tre picchi nell’anno, mentre per il resto ci si è mantenuti sull’1, quindi su un dato di normalità”. I dati nei prossimi mesi saranno resi pubblici, giornalmente, sul sito Aria Web della Regione Piemonte e saranno consultabili liberamente da tutti i cittadini. La grande novità di questa nuova centralina sta nella sua finalità: “che è quella di valutare l’esposizione dei cittadini sul lungo periodo (esposizione cronica) per avere maggiori garanzie circa l’esposizione a questi gas in ambiente urbano”. Il passaggio è quindi quello da un concetto di “esposizione acuta” (che da un valore di massima) a quello di “esposizione cronica” ovvero sul lungo periodo della vita di coloro che abitano quella zona. Altro compito della centralina è però rivolto anche alle rilevazioni nell’aria in caso di incidenti. Sempre maggiore precisione, correttezza e trasparenza che l’assessore all’Ambiente Claudio Lombardi auspica possano presto essere rivolte anche alla rilevazione di altri composti fluorurati che possono essere ben più nocivi per la qualità dell’aria.