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    Amianto,
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    Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
    27 Giugno 2015
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Amianto, più di 300 tetti “sorvegliati speciali”

    Una mappa che fa paura quella realizzata dall’Arpa sulla presenza dell’amianto in Piemonte. L’obiettivo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente è quello di completare il prima possibile un censimento complessivo dell'amianto presente sul nostro territorio per poter indirizzare al meglio i tanti interventi di bonifica

    Una mappa che fa paura quella realizzata dall?Arpa sulla presenza dell?amianto in Piemonte. L?obiettivo dell?Agenzia regionale per la protezione dell?ambiente è quello di completare il prima possibile un censimento complessivo dell'amianto presente sul nostro territorio per poter indirizzare al meglio i tanti interventi di bonifica

    CRONACA – Una mappa che fa paura quella realizzata dall’Arpa sulla presenza dell’amianto in Piemonte. L’obiettivo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente è quello di completare il prima possibile un censimento complessivo dell’amianto presente sul nostro territorio, così da indirizzare al meglio i tanti interventi di bonifica che ancora sono necessari. La mappatura è ancora in corso: in provincia di Alessandria sono stati analizzati ben 8.930 edifici e in 6.257 di essi è stata rinvenuta la presenza di cemento-amianto, il famigerato Eternit. Più di 1.200, invece, gli edifici in cui è già stata effettuata una bonifica.

    Una mappa interattiva sull’Eternit
    Attraverso la mappa interattiva realizzata dall’Arpa e consultabile su internet (all’indirizzo http://goo.gl/lUSGJb) è possibile verificare le zone più interessate, fino a risalire perfino al numero civico dell’edificio. Il lavoro è ancora in corso perciò la mappa viene aggiornata in maniera dinamica. A ogni bandierina rossa corrisponde la presenza di Eternit, mentre le bandierine verdi segnalano le situazioni risolte.
    Da sottolineare che il mix di amianto e cemento, con cui sono stati realizzati in passato molti tetti, non è di per sé pericoloso, ma lo diventa quando il materiale si deteriora, facendo sì che l’amianto disperda le sue fibre, altamente cancerogene, nell’aria.

    Il Basso Piemonte sorvegliato speciale

    Per Ovada si contano 129 tetti da bonificare e per Molare 15, mentre restano ancora fuori dalla mappatura Tagliolo Monferrato, Silvano d’Orba, Capriata d’Orba e altre zone dell’ovadese.
    A Novi Ligure le situazioni peggiori si registrano ai bordi della città: in via Crispi ad esempio, o nella zona industriale Ilva, al Cipian, in via Mazzini nei pressi dell’aeroporto e lungo la statale 35 bis dei Giovi. Nella zona industriale ovest, parliamo di circa 50 punti incriminati, una dozzina vicino all’aeroporto Mossi. Poi una quindicina in via Crispi, circa 35 lungo la statale dei Giovi e 25 nella zona industriale Cipian. Nel concentrico cittadino invece sono una trentina. In totale, si parla di poco meno di 200 tetti da tenere sotto controllo.
    Anche Basaluzzo, Pozzolo Formigaro e Bosco Marengo sono finiti sotto la lente dell’Arpa, mentre l’area di Serravalle Scrivia finora non è ancora stata interessata dal monitoraggio.

    Il servizio completo sul Novese e l’Ovadese in edicola fino a mercoledì 1° luglio.

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