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    Salute
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    Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
    9 Luglio 2015
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Salute in Fraschetta, avviata indagine su ricoveri e mortalità

    Accordo tra Comune, Asl e Arpa per avviare un'indagine sul rischio sanitario e sullo stato di salute della popolazione dei 16 mila abitanti dei sobborghi alessandrini in Fraschetta. Saranno presi in esame i dati su ricoveri e mortalità tra il 1996 e il 2014. I primi risultati a marzo 2016

    Accordo tra Comune, Asl e Arpa per avviare un'indagine sul rischio sanitario e sullo stato di salute della popolazione dei 16 mila abitanti dei sobborghi alessandrini in Fraschetta. Saranno presi in esame i dati su ricoveri e mortalità tra il 1996 e il 2014. I primi risultati a marzo 2016

    ALESSANDRIA – Si partirà dai dati sulla mortalità e sui ricoveri dei sedici mila residenti negli otto sobborghi alessandrini della Fraschetta per stabilire lo stato di salute degli abitanti della piana tra Alessandria, Novi e Tortona. Parte in questi giorni l’indagine sul “rischio sanitario e sullo stato di salute della popolazione”, condotta da Asl, dipartimento di Prevenzione e Arpa ed è la risposta del comune di Alessandria alla decennale richiesta delle associzioni ambientaliste ed alcune forze politiche, Movimento 5 Stelle in primis, di avviare uno studio epidemiologico per gli abitanti della Fraschetta, dove sono presenti impianti industriali e chimici a rischio rilevante, come Solvay (ex Montedison), le ex Fabbricazioni Nucleari, discariche e cave.
    L’assessore all’Ambiente del Comune, Claudio Lombardi (foto sotto), parla di “primo passo” per capire se e quali rischi gli abitanti della zona corrono e se esiste una correlazione tra le produzioni industriali e le patologie. Tecnicamente, spiega Ennio Cadum, Arpa Piemonte, “si tratta di una “sorveglianza epidemiologica” per la quale verranno presi in considerazione i dati sulle cause di mortalità e di ricovero in ospedale dei residenti tra il 1996 e il 2014 e messi a confronto con i parametri regionali e nazionali”.
    Saranno analizzate anche le differenze tra i vari sobborghi. Se dovessero emergere correlazioni tra, ad esempio, alcuni tipi di tumori e le sostanze utilizzate nei processi industriali (autodenunciate dalle aziende nelle relazioni di risk assessement, già depositate e in corso di valutazione da parte di Asl) l’indagine verrà approfondita coinvolgendo anche i medici di base.
    “In questa fase non è possibile convolgere la medicina di base in quanto mancano le ipotesi di partenza e campioni di riferimento omogenei”, spiega Vittorio Demicheli, responsabile di epidemiologia dell’Asl. In passato, infatti, erano già stati effettuati altri studi, tra cui il progetto Linfa, del 2004, dal quale emergeva un’incidenza superiore al 50% rispetto alla media regionale di forme di asma ed allergie tra le bambine fino ai 12 anni. Più che un passo avanti, si tratta quindi di mettere ordine tra i dati già acquisiti.
    L’allarme inquinamento in Fraschetta era esploso nel 2008, quando la magistratura alessandrina aprì l’inchiesta per l’emergenza cromo: nell’area cosidetta dell’ex Zuccherificio, a valle del Polo Chimico, era emerso un forte un inquinamento della falda da cromo ed altre sostanze, almeno una ventina. Il processo contro otto ex dirigenti ed amminsitratori che si sono alternati alla guida dello stabilimento ex Montedison/Ausimont, oggi Solvay, per avvelenamento delle acque e omessa bonifica è alle battute finali. La sentenza è prevista ad ottobre.
    Già nel corso dell’indagine erano emersi alcuni dati allarmanti, così come nei passaggi nelle aule politiche sollecitate dal Movimento 5 Stelle

    Ora, la nuova indagine, i cui risultati saranno resi noti a partire dal febbraio 2016, prende inconsiderazione non solo il sobborgo di Spinetta ma un’area ed un periodo più vasto.


    Gli obiettivi e le modalità riportate nella bozza di accordo:
    verifica e valutazione dello stato di salute dei residenti nell’area della Fraschetta attraverso la descrizione e l’analisi dell’incidenza e dell’andamento nel tempo della mortalità e della morbosità locale per grandi gruppi di cause e per cause specifiche;
    verifica della sussistenza di eventuali problematiche o criticità sanitarie locali specifiche, desumibili o ipotizzabili sulla base dei risultati evidenziati, attraverso l’utilizzo degli indicatori epidemiologici correnti validati;
    attività di sorveglianza epidemiologica locale, mirata alla salvaguardia e al potenziamento dello stato di salute delle popolazioni coinvolte;
    ipotesi di azioni, programmabili sulla base dei risultati ottenuti, mirate alla prevenzione delle malattie e alla promozione della salute dei residenti nell’area oggetto di studio;
    valutazione di possibili correlazioni tra eventuali criticità patologiche locali con le zone oggetto di studio.

    Materiali
    Lo Studio prevede l’utilizzo dei dati di mortalità e morbosità (ricoveri ospedalieri) e la Georeferenziazione dei soggetti ed attribuzione alla frazione di residenza al momento dell’evento in studio (mortalità e primo ricovero).

    Metodi
    Sarà effettuato uno studio ecologico (di correlazione geografica) basato su dati di mortalità e morbosità (ricoveri ospedalieri), nel periodo 1996-2014 e per sottoperiodi quinquennali (1996-2000, 2001-2005, 2006-2010, 2011-2014).

    Lo studio sarà preceduto dalla georeferenziazione dei soggetti ed attribuzione alla frazione di residenza al momento dell’evento in studio (mortalità e primo ricovero).
    Lo studio dell’andamento temporale e geografico, per frazione di residenza, della mortalità e morbosità, comprende:
    a) raccolta, strutturazione ed analisi dei dati correnti e locali di decesso (tratti dalle banche dati regionali) e di ricovero ospedaliero (tratti dalle banche dati regionali cui accede il servizio di Epidemiologia Ambientale dell’ARPA Piemonte ed interne ai Servizi aziendali della ASL AL);
    b) costruzione, organizzazione e implementazione di database informatici specifici di mortalità e di morbosità, finalizzati alle rispettive elaborazioni statistiche, con preliminare attività di verifica della qualità dei dati trattati;
    c) definizione delle cause in studio;
    d) estrazione del primo ricovero per ogni soggetto per la stessa causa, per la migliore approssimazione possibile ad un dato di incidenza;
    e) calcolo dei tassi grezzi, standardizzati per età con standardizzazione diretta e/o indiretta, calcolo dei rischi relativi, misura della significatività statistica;
    f) analisi descrittiva, statistica ed epidemiologica, di indicatori e risultati ottenuti;
    g) analisi comparate delle evidenze locali, attraverso il confronto con le evidenze medie di evento di aree comparabili nello stesso periodo, in riferimento a popolazioni di territori standard (Provincia di Alessandria, regione Piemonte);
    h) analisi comparate temporali (e valutazione degli andamenti – trends) delle evidenze locali, attraverso la verifica degli andamenti degli eventi in studio, in riferimento alle popolazioni residenti nelle aree oggetto di studio;
    i) valutazione epidemiologica di confronto tra le evidenze locali di mortalità e morbosità evidenziate e i dati di confronto, nazionali e/o sovranazionali, presenti in bibliografia e letteratura scientifica;
    l) discussione epidemiologica delle evidenze risultanti.

    Durata
    La durata prevista per lo studio è stimabile in 6-8 mesi (da luglio 2015 a gennaio/febbraio 2016).

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