Sport in crisi, è il 2015 l’annus horribilis
Lultima, in ordine di tempo, è stata la Bocciofila novese che la scorsa settimana ha dovuto a malincuore rinunciare alla serie B di bocce per mancanza di sponsor e tornerà nei tornei inferiori. Ma la Spoon River di questo 2015 horribilis per lo sport cittadino è incastonata di rinunce, episodi curiosi e tristi.
L?ultima, in ordine di tempo, è stata la Bocciofila novese che la scorsa settimana ha dovuto a malincuore rinunciare alla serie B di bocce per mancanza di sponsor e tornerà nei tornei inferiori. Ma la ?Spoon River? di questo 2015 horribilis per lo sport cittadino è incastonata di rinunce, episodi curiosi e tristi.
Certo, il declino della città, lento e inesorabile, del ruolo di guida, ha radici profonde a partire dalla prematura scomparsa del Campionissimo Fausto Coppi ormai oltre 50 anni fa: la sua morte ha segnato l’inizio del declino con l’uscita di scena della città dal circuito mediatico. Un declino che ha avuto un piano inclinato che non si è più arrestato salvo rare eccezioni ma che negli ultimi anni si è accentuato per mille motivi.
Pesa la crisi economica generale del Paese, pesa ancor più la crisi di una città che fatica a scuotersi e, a cascata, la crisi incide sullo sport, che della comunità è un corollario o una sfaccettatura, magari non essenziale, ma che funge da cartina di tornasole per capire lo stato di salute di una città. Oggi quindi, a guardare quanto accade nello sport, Novi è una città in crisi.
I sintomi che si erano manifestati negli altri anni sono esplosi nel 2015 in maniera clamorosa, fin dai primi giorni dell’anno quando il Nuovo Circolo Ilva ha dovuto rinunciare, per problemi di bilancio, ad allestire il Torneo di Capodanno, kermesse di tennis giovanile che da quasi quarant’anni era un evento capace di registrare un centinaio di iscritti fra le migliori promesse del tennis interregionale. Non c’erano le risorse per riuscire a costruire la manifestazione e si è rinunciato senza polemiche, nello stile di un Circolo che quest’anno proverà a ripresentare il Torneo.
Ma il “Capodanno” non è il solo evento che non si è disputato e che vantava una storia ultradecennale. A giugno, per, tradizione, la città ha sempre ospitato la Coppa Romita, kermesse di ciclismo Under 23 che ha un albo d’oro da mettere i brividi, con vincitori del calibro del britannico Cavendish e altri: la manifestazione, originariamente in programma, è stata annullata e ha impoverito il calendario dello sport cittadino, come vuote sono state per gli appassionati le serate fra maggio e giugno allo stadio Girardengo che di solito ospitavano il Memorial Paolo e Lorenzo Pernigotti.
Nel 2015 la manifestazione di calcio giovanile che solitamente ospita squadre Giovanissimi di serie A non si disputerà: la novese ha fatto sapere che a settembre (nel 2014 si giocò in quel periodo) era difficile reperire l’ok dei club di serie A e che il prossimo anno il Pernigotti tornerà in primavera. Pur senza entrare nel merito dei motivi di questo rinvio, resta una certezza (il Pernigotti edizione 2015 non si disputerà lasciando un buco nell’albo della manifestazione) e una domanda: ma non era meglio organizzare l’evento a maggio per tempo?
Questi sono alcuni degli eventi maggiori che nel 2015 non si sono disputati ma la crisi dello sport non risparmia neppure il “sistema-società” dove la mancanza di fondi fa lanciare grida d’allarme che spesso cadono nel vuoto, ma questa è un’altra storia.