Giovambattista Lazagna e il caso del partigiano Pircher
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Benedetta Acri - redazione@ilnovese.info  
13 Novembre 2015
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Giovambattista Lazagna e il caso del partigiano Pircher

Il 2015 è un anno importante: oltre al centenario dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale, altro sentito e rilevante anniversario è il settantesimo della Liberazione. Il comune di Novi Ligure ha elaborato un variegato e coinvolgente programma di eventi per celebrarlo.

Il 2015 è un anno importante: oltre al centenario dell?entrata dell?Italia nella prima guerra mondiale, altro sentito e rilevante anniversario è il settantesimo della Liberazione. Il comune di Novi Ligure ha elaborato un variegato e coinvolgente programma di eventi per celebrarlo.

NOVI LIGURE – Il 2015 è un anno importante: oltre al centenario dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale, altro sentito e rilevante anniversario è il settantesimo della Liberazione. Il comune di Novi Ligure ha elaborato un variegato e coinvolgente programma di eventi per celebrarlo. Nuovo appuntamento di confronto e discussione sull’argomento sarà stasera, venerdì 13 novembre, alle 21.00: la sala conferenze della biblioteca civica, in via Marconi 66, ospiterà l’incontro “G.B. Lazagna e il caso del partigiano Pircher. Storie di partigiani tra guerra e dopoguerra”.

Giovambattista Lazagna, nome di battaglia “Carlo”, nato a Genova, fu un politico, scrittore, partigiano e avvocato italiano. Ottenne la medaglia d’argento al valor militare per la sua partecipazione alla Resistenza nelle file delle Brigate Garibaldi del partito comunista italiano: fu vicecomandante della Divisione Pinan-Cichero e operò nella zona dell’Appennino Ligure e di Tortona, dove il 25 aprile del 1945 ricevette la resa del presidio tedesco, controfirmandola. Dopo un’intensa e travagliata attività politica, che contò anche due arresti nell’ambito dell’inchiesta sulle Brigate Rosse, assolto, divenne docente di diritto all’università di Urbino. Si trovò nello stesso carcere, a Fossano, del partigiano Giovanni Pircher, condannato a trent’anni di reclusione per fatti di guerra, di cui si proclamò sempre innocente. Conosciuta la sua storia, Lazagna pubblicò nel 1975 il libro “Il caso del partigiano Pircher” che contribuì a suscitare un tale clamore nell’opinione pubblica italiana da indurre il presidente della Repubblica dell’epoca, Giovanni Leone, a concedere la grazia all’ex partigiano sudtirolese. Dal 1984 al 1992 Lazagna fu presidente dell’Anpi val Borbera e, dopo la pensione, si ritirò a Rocchetta Ligure con la moglie. Morì proprio a Novi il 22 gennaio 2003. A Lazagna sono stati dedicati la sede dell’Anpi di Genova e il museo della Resistenza e della Vita Sociale in Val Borbera a Rocchetta, nel cui cimitero è stato sepolto.

Per discutere di personaggi così rilevanti per la nostra storia italiana e locale, interverranno ospiti illustri: il prof. Manlio Calegari, storico, autore del libro “Comunisti e partigiani. Genova 1942-1945”; e il prof. Leopold Steurer, storico di Merano le cui ricerche sono dedicate soprattutto alla storia del nazionalsocialismo e della sua rielaborazione storiografica nella regione tirolese e sudtirolese. Introdurrà la conferenza il prof. Pier Maria Ferrando, docente di Economia all’università degli studi di Genova.  

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