Sival, un supermercato al posto dell’ex fabbrica

NOVI LIGURE – Due supermercati a meno di cinquanta metri di distanza. È lo scenario che potrebbe presto verificarsi in via Mazzini, a Novi Ligure, dove accanto al punto vendita U2 (gruppo Unes-Finiper) potrebbe aprire il prossimo anno un market della catena Eurospin.
Il nuovo supermercato dovrebbe insediarsi nell’area che ospita l’ex stabilimento Sival, la fabbrica di valigie, cartelle e articoli di pelletteria che ha chiuso i battenti nel 2008, dopo mezzo secolo di attività.

Trattativa in corso, ma nulla di definitivo
La struttura oggi è inutilizzata, ed è di proprietà della famiglia Affer, che però si muove con i piedi di piombo. «C’è una trattativa in corso – conferma Antonio Affer, con il fratello Luigi già titolare della Sival – Siamo stati contattati da una società specializzata nella ricerca di immobili adatti agli insediamenti commerciali da parte di Eurospin. L’intenzione è quella di cedere l’immobile in vendita, per ora però non c’è ancora nulla di definitivo né di ufficiale».

Un edificio da riconvertire grazie alla 106
Nel frattempo, però, agli uffici comunali sarebbe già arrivata una richiesta ai sensi della legge 106 del 2011, quella che permette di demolire, ricostruire, ampliare e riconvertire gli edifici inutilizzati o a rischio di degrado. Se le trattative tra i proprietari e la società immobiliare che lavora per Eurospin andranno in porto, «è probabile che l’immobile della ex Sival sia abbattuto e che al suo posto venga eretto una nuovo fabbricato», spiega Affer.

L’effetto delle liberalizzazioni
Nel punto vendita che dovrebbe aprire al civico 159 di via Mazzini saranno venduti solo prodotti alimentari; quindi il negozio del gruppo Unes avrà dalla sua parte il vantaggio di un maggiore assortimento nella merce. Ma è comunque comprensibile la preoccupazione di chi oggi lavora al supermercato U2. In compenso, potrebbero venire riassorbiti da Eurospin i dipendenti recentemente licenziati dall’Iperdì di via Oneto.

“Serve una riflessione sulla 106”
Chiede una riflessione sull’applicazione della legge 106 in città il capogruppo del Movimento 5 Stelle Fabrizio Gallo. «L’interpretazione che ne ha finora dato l’amministrazione comunale è a mio parere troppo estensiva – dice Gallo – La legge infatti stabilisce tra i requisiti anche la “pubblica utilità” dell’intervento urbanistico. Siamo sicuri che far aprire un nuovo supermercato in un territorio già saturo di centri commerciali sia davvero di pubblica utilità? O non è forse il contrario?».

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