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Andrea Vignoli  
5 Gennaio 2016
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Captagon, la droga dell’Isis è arrivata in provincia

Il Captagon, anche soprannominato la droga del coraggio, non è usato solo dai terroristi: anche qui da noi, è stata segnalata la presenza di queste pillole in tasca a extracomunitari di origine magrebina che si sono resi protagonisti di azioni – furti e scippi – particolarmente violenti

Il Captagon, anche soprannominato la droga del coraggio, non è usato solo dai terroristi: anche qui da noi, è stata segnalata la presenza di queste pillole in tasca a extracomunitari di origine magrebina che si sono resi protagonisti di azioni ? furti e scippi ? particolarmente violenti

SERRAVALLE SCRIVIA – Si chiama Captagon ma viene chiamato in molti modi: droga del coraggio, droga dell’Isis. Il principio attivo del Captagon è il cloridrato di fenetillina, una anfetamina. Questa droga nasce come farmaco da somministrare ai bambini con deficit dell’attenzione, ma negli anni Ottanta viene vietata la somministrazione per i pesanti effetti collaterali. Inventore della fenetillina è l’industria farmaceutica tedesca Degussa, che ha al suo attivo il brevetto dello Zyklon B, il gas usato dai nazisti per le camera a gas nei campi di concentramento.

Perdita di giudizio, senso di onnipotenza, resistenza alla fatica, euforia e abbandono di ogni inibizione sono gli effetti delle pastiglie di Captagon: chi le assume può non mangiare o dormire per giorni e si sente invincibile. Siringhe con tracce di Captagon – si può anche iniettare – sono state trovate nella casa di uno degli attentatori a Saint-Denis di Parigi e la stessa droga era nel sangue di uno dei terroristi di Sousse, Tunisia.
Il Captagon è uscito di produzione negli anni Ottanta, almeno in maniera legale. Nel 2006 le autorità libanesi hanno sequestrato due macchine per la produzione di Captagon in una sede di Hezbollah. La produzione della droga si è spostata dalle fabbriche tedesche ai laboratori clandestini in medio oriente, dove la droga viene usata dai militanti di Al-Quaeda e dell’Isis per trovare il coraggio per compiere azioni terrificanti senza nessun senso di colpa.

Ma il Captagon non è usato solo dai terroristi: anche qui da noi, è stata segnalata la presenza di queste pillole in tasca a extracomunitari di origine magrebina che si sono resi protagonisti di azioni – furti e scippi – particolarmente violenti, come quello avvenuto pochi mesi fa in un sottopasso a Serravalle Scrivia contro due pensionati.
Come tutte le droghe, al centro c’è un business da milioni di dollari: pochi mesi fa a Beirut il principe saudita Abdel Mohsen Ibn Walid Ibn Abdelaziz è stato arrestato mentre tentava di imbarcarsi per Ryad su un aereo privato in compagnia di due tonnellate di pillole di Captagon.

Procurarsi questa droga è facile: oltre al mercato nero degli spacciatori più o meno principeschi, è sufficiente una ricerca in rete per trovare siti che lo vendono on line. Un sito le offre in promozione al costo di 24 dollari (più 18 per la spedizione) per una confezione da 60 pillole, che vengono recapitate a casa in un pacco anonimo. Il pagamento è richiesto in bitcoin, la moneta virtuale usata in rete per rendere i pagamenti difficilmente tracciabili.
Come tutte le droghe, il Captagon dà pesanti effetti collaterali: l’astinenza provoca letargia, depressione, insonnia e terribili emicranie. La grave tossicità vascolare della sostanza infine provoca ischemie ed emorragie. Ma più preoccupanti sono, per la comunità, le azioni che malintenzionati possono compiere sotto l’effetto di questa sostanza.