Intorno al Melo, visite al giardino d’infanzia e alle classi
Lassociazione Intorno al Melo, che gestisce asilo e scuola elementare a indirizzo steineriano in strada Monterotondo 88 a Novi Ligure, invita i genitori di bambini in età prescolare e scolare a visitare il Giardino dinfanzia e le classi
L?associazione Intorno al Melo, che gestisce asilo e scuola elementare a indirizzo steineriano in strada Monterotondo 88 a Novi Ligure, invita i genitori di bambini in età prescolare e scolare a visitare il Giardino d?infanzia e le classi
Open day a “Intorno al melo” Chi è interessato alla pedagogia steineriana, vuole saperne di più o è semplicemente curioso di conoscere la realtà scolastica di “Intorno al melo” non deve mancare all’open day organizzato per sabato 23 gennaio. A partire dalle 10.00 si potrà visitare la scuola e l’asilo sito in strada Monterotondo 88, a Novi Ligure. L’associazione invita infatti i genitori di bambini in età prescolare e scolare a visitare il Giardino d’infanzia e le classi. Quaderni, pitture, manufatti, l’organizzazione delle aule e il giardino sono le testimonianze più chiare e complete dell’interessante e valido percorso educativo svolto dagli alunni durante l’anno. I maestri saranno presenti per rispondere alle domande e spiegare metodo e didattica del Giardino d’infanzia e della Scuola a indirizzo Steineriano. Informazioni al 393 2469888.
Una storia iniziata un secolo fa
La pedagogia steineriana si dimostra davvero universale, capace di essere rielaborata e applicata con successo nel rispetto di qualsiasi contesto sociale e religioso.
La fondazione della prima scuola Waldorf è avvenuta a Stoccarda nel 1919 per iniziativa del filosofo e scienziato Rudolf Steiner e dell’industriale Emil Molt, proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf Astoria. L’intento di Rudolf Steiner era quello di dare un contributo alla società creando una scuola che davvero potesse far fronte alle esigenze pedagogiche dei bambini.
Ovunque nel mondo, senza confini
Nei successivi cento anni in tutto il mondo sono state fondate piccole o grandi scuole che lavorano sugli stessi ideali antropologici e pedagogici.
Esistono iniziative Waldorf nei posti più disagiati della terra: nelle favelas delle grandi città sudamericane e nelle townships del Sudafrica, in terre dilaniate da guerre civili o interetniche come Sierra Leone, Uganda, Israele, Libano, in aree destabilizzate da disordini politici come Colombia, Cecenia. Sempre più numerose sono le scuole Steiner-Waldorf in paesi di religioni e impostazioni politiche diverse: in Egitto, India, Cina, Nepal, Thailandia, Corea, per menzionarne alcuni.
Oggi le scuole dell’infanzia Steiner-Waldorf nel mondo sono più di 1.700, con una popolazione scolastica che supera il milione di allievi. Questo rapido aumento, del 500 per cento in un ventennio, è sorprendente, se si pensa agli ostacoli di ogni genere che occorre superare per realizzare scuole di questo tipo e alle difficoltà che gli insegnanti incontrano per potersi qualificare in una metodologia del tutto particolare. Quello steineriano è oggi il movimento laico di scuole indipendenti maggiormente diffuso al mondo.
In Italia e all’estero molti insegnanti delle scuole statali traggono ispirazione dalle scuole steineriane, sia per i contenuti sia per la metodologia.
L’arte di crescere uomini liberi
La pedagogia Steineriana, o pedagogia Waldorf mira a sviluppare individualità libere. Va in questa direzione cercando di portare a manifestazione le potenzialità di ciascun bambino, rispettando i tempi della sua evoluzione fisica e interiore.Una scuola a 360 gradi
Ci sono almeno cinque motivi per cui la scuola steineriana può essere considerata ottima a 360 gradi.
1) Perché accompagna lo sviluppo di individualità autonome e libere da condizionamenti che sappiano mettere i propri talenti al servizio della società.
2) Perché raggiunge gli obiettivi pedagogici più importanti. Non solo i bambini hanno una buona formazione dal punto di vista linguistico e matematico ma ricevono anche una ottima educazione artistico musicale (moltissimo al di sopra della norma).
3) Perché gli alunni che la frequentano sono generalmente genuinamente interessati a ciò che viene loro insegnato, e mantengono anche in età successiva, un vivo desiderio per la conoscenza.
4) Perché la scuola steineriana nutre il bambino in modo che esso si sviluppi in modo sano e armonioso.
5) Perché sostiene la realizzazione delle potenzialità e la valorizzazione dei talenti di ogni bambino.
I bambini usano mani, cuore e testa
In ogni processo di apprendimento, il primo passo è sempre l’esperienza, la comprensione concettuale viene in seguito.
La via che dall’immagine conduce al concetto, così come viene seguita in tutte le scuole Waldorf del mondo, favorisce lo sviluppo di un pensiero che cerca di riscoprire il mondo senza il vincolo dei pregiudizi. Nella scuola Waldorf un bambino non impara dunque solo l’amore per lo studio, ma anche un metodo di studio che gli può essere utile per tutta la vita.
Puntare sulle capacità individuali
Ogni bambino porta con sé predisposizioni e talenti individuali; compito dell’insegnante è favorirne l’autonomo sviluppo, creando le condizioni affinché possano esplicarsi. L’insegnante è chiamato a modulare il piano di studi generale in funzione di ogni singola individualità. Ciò presuppone una formazione duttile e artistica dell’insegnante che lo metta in grado di agire senza rigidità, di sviluppare capacità di interpretazione, disponibilità a comprendere le singole differenze individuali e i diversi bisogni.
All’asilo canti, filastrocche, accompagnano il trascorrere ritmico ella giornata e i bimbi vengono cullati in un ambiente sano, pacifico e armonioso. L’arte è materia di riguardo già a tre anni: la pittura ad acquarello, il disegno con i pastelloni a cera, l’uso di semplici telai di legno, il modellaggio della cera d’api sono le attività che scandiscono il ritmo delle giornate.
Giochi semplici e naturali. E tanta fantasia
Albert Einstein, uno dei pionieri della scienza del nostro secolo, non aveva nessun dubbio sull’importanza della fantasia: «Se osservo me stesso e il mio modo di pensare, mi è chiaro che la fantasia è per me molto più importante della capacità di pensiero astratto». Consapevoli e concordi sull’importanza di sostenere nel bambino lo sviluppo di questa forma di fantasia, che affiora solo tra il secondo e il terzo anno di vita, la pedagogia steineriana la sostiene nel suo dispiegamento fornendo un ambiente adeguato in cui essa possa manifestarsi liberamente. I giochi quindi sono pochi, semplici e di materiali naturali: dei mantelli, qualche telo e la possibilità di usare tavoli e seggiole per creare castelli o treni… i bambini all’asilo giocano moltissimo e con la fantasia creano paesaggi incantati in cui si muovono Re e Regine, cavalieri, animali, automobili e treni…
Giocare? All’aperto è più bello
Quando si mette piede nel giardino di una scuola steineriana, si percepisce di essere entrati in un mondo speciale: si osservano i giochi di legno, le aiuole fiorite, il piccolo orto e i tanti stivaletti di gomma colorati danno subito l’idea di essere entrati in un oasi calorosa e curata fatta a misura di bambino.
Non esiste un asilo steineriano senza un giardino che si rispetti in cui i bambini possano giocare su un prato verde, piantare e annaffiare i fiori con le maestre, essere baciati dal sole in primavera o dalle goccioline di nebbia in autunno. Anche la neuroscienza oggi riconosce l’importanza per i bambini di un quotidiano momento di gioco all’aperto: correre e giocare a contatto con la natura favoriscono l’apprendimento in aula e porta gioia e salute.
Chi insegna nelle scuole steineriane?
Gli insegnanti fanno un corso di formazione specifico, in cui studiano in maniera approfondita le tappe di sviluppo dei bambini e acquisiscono capacitò artistiche quali il canto, la pittura e il modellaggio. In Italia esistono attualmente cinque centri di formazione per insegnanti steineriani. Il corso di formazione è articolato su due anni (intensivo) o su tre (part time).
“Intorno al melo”, una realtà unica
In Piemonte esistono solo due scuole a indirizzo steineriano: una è a Torino, l’altra a Novi Ligure. Si tratta di “Intorno al melo”, asilo e scuola primaria, situata in una bellissima cascina con grande giardino a 7 minuti da Novi Ligure, in strada Monterotondo. Una realtà piccola, ma in continua espansione, che ospita circa 25 bambini.
Come mai proprio a Novi Ligure? Perché come tutte le scuole steineriane, esse nascono quando un gruppo di persone desidera ardentemente che ve ne sia una nel luogo in cui vivono. In questa cittadina un gruppo di genitori ha dato il via al progetto pedagogico oltre dieci anni fa.
L’azienda agricola “La Raia” di Giorgio Rossi Cairo, ha dato in comodato d’uso una bellissima cascina con un grande giardino circondato da un bosco, oggi sede dell’asilo e delle scuola, in via Monterotondo. Stefano Pernigotti negli hanno ha generosamente sostenuto la scuola nella sua crescita.
Oggi Intorno al Melo è un’importante sorgente di cultura per il territorio novese. Durante tutto l’anno organizza corsi artistici e pedagogici rivolti a bambini e ad adulti: corsi di educazione musicale, di acquerello e un play group per i più piccini.
L’associazione pedagogica collabora da anni con il Comune organizzando corsi di aggiornamento per insegnati dell’asilo e della scuola elementare e conferenze presso la biblioteca civica di Novi Ligure. Durante i mesi estivi nella sede della scuola, tra le colline in via Monterotondo, da oltre dieci anni i maestri organizzano un campo estivo.
Per informazioni www.intornoalmelo.it, 393 2469888.