Francesco ha vinto la sua Sfida sulle due ruote
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Maurizio Iappini - m.iappini@ilnovese.info  
25 Gennaio 2016
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Francesco ha vinto la sua Sfida sulle due ruote

Il sapore della vittoria è sempre dolce come lo zucchero e per Francesco Dallegri il 2015 si è chiuso nel migliore dei modi. L’arquatese infatti ha vinto il reality show “La Sfida 2”, programma andato in onda da metà novembre a Natale sul canale Sky Bike Channel

Il sapore della vittoria è sempre dolce come lo zucchero e per Francesco Dallegri il 2015 si è chiuso nel migliore dei modi. L?arquatese infatti ha vinto il reality show ?La Sfida 2?, programma andato in onda da metà novembre a Natale sul canale Sky Bike Channel

ARQUATA SCRIVIA – Il sapore della vittoria è sempre dolce come lo zucchero e per Francesco Dallegri il 2015 si è chiuso nel migliore dei modi. L’arquatese infatti ha vinto il reality show “La Sfida 2”, programma andato in onda da metà novembre a Natale sul canale Sky Bike Channel, frequenza dedicata al mondo del ciclismo. La prova era in pratica una sorta di mini giro di quattro tappe con frazioni in linea e sessioni speciali di tecnica: la squadra che totalizzava il maggior numero di punti vinceva il programma. C’è riuscita la compagine Cipillini di cui era membro proprio il ciclista arquatese e per lui la gioia è stata doppia: “Il 2015 è stato il mio migliore anno sportivo ma devo dire che dopo l’esperienza in Maremma ho maggiore consapevolezza del mio valore perché dopo anni vissuti nelle retrovie del gruppo ho migliorato il mio spirito combattivo grazie alle motivazioni che il reality mi ha dato”.

Insomma, un fine anno col botto, come Dallegri non si immaginava e per lui anche la soddisfazione di avere vissuto un’esperienza unica, con un unico rimpianto: “Peccato che l’avventura sia durata pochi giorni perché in quattro giornate ho vissuto un concentrato di emozioni. Per tutto il tempo della corsa ho solo pensato a gareggiare perché la bici te la preparavano i meccanici, la logistica era impeccabile: insomma non avevo il pensiero di organizzare il prima e dopo gara come avviene normalmente durante una prova amatoriale. Anche l’abbigliamento era sempre perfetto e non ho mai corso il rischio di scordare qualche accessorio come capita a noi dilettanti. L’esempio è arrivato nell’ultima tappa quando durante la corsa faceva molto freddo: all’arrivo tutto era predisposto per evitare intoppi mentre quando corri in autogestione devi arrangiarti”.

Anche sul mondo della televisione le idee di Dallegri sono molto chiare: “Riguardando le tappe su Bike Channel mi sono riconosciuto perché gli autori sono riusciti a far capire l’essenza del ciclismo anche a chi non lo pratica. Hanno interpretato la fatica di noi protagonisti perché le tappe sono state corse vere come i nostri sacrifici”.
Il successo ha portato a Dallegri anche la notorietà, almeno nel mondo dei biker: “Ricevo tante richieste di amicizia su Facebook e sui gruppi specializzati di ciclismo dei vari social network ma non mi monto la testa perché alla fine la passione per la bici è sempre alta, con o senza la televisione”. 

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