Francesca: “la pallavolo: una rete che unisce”
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Benedetta Acri - b.acri@ilnovese.info  
11 Febbraio 2016
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Francesca: “la pallavolo: una rete che unisce”

Per il concorso Sportissima 2016 vi presentiamo Francesca Mangini, atleta dell'As Novi Pallavolo Femminile

Per il concorso Sportissima 2016 vi presentiamo Francesca Mangini, atleta dell'As Novi Pallavolo Femminile

NOVI LIGURE – Alta 1,78m, coda alta, fisico atletico, Francesca Mangini, 18 anni appena compiuti, si presenta come la classica giocatrice di pallavolo, una professionista. Riservata e cortese fuori quanto grintosa e determinata sul campo, il suo duro lavoro e la sua passione si riflettono negli ottimi risultati che ha già ottenuto in carriera. 
“Trasferita a Chieri, ho giocato nelle under16, under18, serie C e serie B1 e ho partecipato alle finali nazionali under16 e under18 nel 2013 e 2014. Nel 2013 ho preso parte anche alla selezione regionale”. Tornata a casa, dal 2015 milita nell’As Novi Pallavolo Femminile, società nata nel 1976, come banda (schiacciatrice) nelle squadre di serie D e serie C.

I suoi occhi si illuminano quando parla dello sport che ama e il viso le si apre in un grande sorriso: “ho praticato varie discipline, dalla danza all’atletica, ma dalla quarta elementare ho iniziato con il minivolley e non ho più smesso”. La pallavolo per Francesca è una passione di famiglia: i suoi genitori sono ex giocatori ma giura che “non mi hanno mai influenzata o costretta a praticare il volley, giocavamo insieme nel giardino di casa ma ho sempre scelto io che sport fare”.

Francesca ha optato per la pallavolo anche perché è uno sport di squadra
: “c’è una grande differenza con altre discipline, il gruppo è fondamentale, nel bene e nel male, bisogna spalleggiarsi ed essere sempre pronte ad aiutarsi e sostenersi l’un l’altra dentro e fuori dal campo. Si impara a relazionarsi con gli altri e a condividere tutto, si creano legami forti, è profondamente differente da uno sport individuale. Il feeling che si crea con le compagne riesce a spronarti per il meglio”.
I sacrifici, il sudore, il dolore non sono ostacoli ma stimoli a continuare e a ottenere risultati: “giocare è una passione che mi spinge, ho sempre voglia di allenarmi e di imparare cose nuove, si scatenano emozioni particolari e uniche che auguro di provare a chi non fa sport”. Una forza di volontà, un talento e un amore sincero e incondizionato per la pallavolo che porteranno sicuramente Francesca lontano.
 

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