La Nazionale di tiro a segno sceglie Novi
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Maurizio Iappini - m.iappini@ilnovese.info  
16 Febbraio 2016
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La Nazionale di tiro a segno sceglie Novi

Discrezione, competenza, modernità: sono le armi segrete che il Tiro a segno novese ha usato per convincere le nazionali italiane di specialità a utilizzare per stage collegiali i propri impianti di strada per Gavi. Dopo le positive esperienze di novembre, a fine gennaio a Novi si sono allenati per una settimana gli specialisti del tiro con la carabina, con il campione olimpico uscente Nicolò Campriani

Discrezione, competenza, modernità: sono le armi segrete che il Tiro a segno novese ha usato per convincere le nazionali italiane di specialità a utilizzare per stage collegiali i propri impianti di strada per Gavi. Dopo le positive esperienze di novembre, a fine gennaio a Novi si sono allenati per una settimana gli specialisti del tiro con la carabina, con il campione olimpico uscente Nicolò Campriani

NOVI LIGURE – Discrezione, competenza, modernità: sono le armi segrete che il Tiro a segno novese ha usato per convincere le nazionali italiane di specialità a utilizzare per stage collegiali i propri impianti di strada per Gavi. Dopo le positive esperienze di novembre, a fine gennaio a Novi si sono allenati per una settimana gli specialisti del tiro con la carabina, con il campione olimpico uscente Nicolò Campriani.
Questa settimana invece hanno usufruito degli impianti di ultima generazione del sodalizio del presidente Gianfranco Silvano i ragazzi e le ragazze della squadra di tiro con la pistola. Agli ordini dello staff azzurro capitanato dal tecnico Matthias Hahn e del suo vice, la piemontese Michela Suppo, Luca Tesconi, Mauro Badracchi, Dino Briganti, Giuseppe Giordano, Francesco Bruno, Dario Di Martino, Giustina Chiaberto e Susanna Ricci, hanno lavorato per affinare la preparazione in vista degli imminenti campionati europei di Gyor in Ungheria.

Michela Suppo, un passato importante in maglia azzurra, spiega la scelta di Novi: “Le strutture moderne e gli impianti che troveremo alle Olimpiadi hanno inciso molto ma fondamentale è la riservatezza e la tranquillità dell’impianto con i “padroni di casa” che sanno essere presenti e discreti. Qui non abbiamo alcuna pressione e possiamo concentrarci sul lavoro. Per ogni evenienza c’è qualcuno pronto a soddisfarci. La logistica poi è per noi fondamentale: alloggiamo in un albergo vicino e in pochi minuti siamo sui campi di tiro al punto che a volte ne approfittiamo per camminare e respirare aria pulita”.
Per Gianfranco Silvano la soddisfazione è doppia perché non capita a tutti di vedere premiati quasi 40 di sacrifici per una società che in pochi anni è diventata fra le più moderne in Italia al punto che non è da escludere che in futuro gli stage degli azzurri saranno un piacevole appuntamento. Anche il tecnico responsabile della nazionale, lo svizzero Matthias Hahn ha capito il valore delle strutture novesi dove spicca la sala indoor per il tiro da 50 metri, una delle poche in Italia: “Siamo in una struttura dove siamo liberi di muoverci ma dove ogni cosa è a misura d’uomo. Sugli Europei è difficile fare pronostici ma abbiamo lavorato bene e i riscontri degli allenamenti sono interessanti”.
Per il gruppo di atleti della nazionale però l’evento magiaro è una tappa intermedia perché ad agosto voleranno a Rio per le Olimpiadi e il sogno di molti è salire sul podio brasiliano che usa le stesse attrezzature che gli azzurri hanno trovato a Novi in un impianto vecchio di 150 anni ma non per questo obsoleto perché nello sport è il segreto e guardare avanti senza dimenticare il passato, soprattutto quando questo è sinonimo di storia. 

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