Manuela Repetti, la più renziana di Novi
Fresca di nomina a portavoce nazionale del movimento fondato da Denis Verdini, la senatrice novese a Roma si schiera con la maggioranza renziana. E qui da noi?
Fresca di nomina a portavoce nazionale del movimento fondato da Denis Verdini, la senatrice novese a Roma si schiera con la maggioranza renziana. E qui da noi?
Così Sandro Bondi, da Fivizzano a Novi Ligure, da Ministro della Cultura della nazione che possiede più opere d’arte al mondo a uomo che desidera solo l’oblio, in una intervista rilasciata a Repubblica nel mese di dicembre.
Bondi è toscano per nascita e novese per amore, a causa dell’incontro con Manuela Repetti, anche lei senatrice che ha cambiato idea sul cavaliere. Un anno fa Repetti e Bondi fecero il gran passo, abbandonando Forza Italia e aderendo al gruppo parlamentare misto. Pochi giorni prima di Natale la decisione della coppia di aderire a “Alleanza Liberalpopolare-Autonomie”, meglio noto come ALA, il gruppo fondato dal senatore Denis Verdini, anche lui di Fivizzano e anche lui transfugo da Forza Italia. La grande transizione però non è nell’aderire ad Ala di per sé, ma il fatto che Ala fa parte della maggioranza di governo guidata dal Partito Democratico.
Maggioranza in cui Bondi e Repetti si trovano in compagnia di due big del Pd a livello locale come i senatori Danilo Borioli e Federico Fornaro, tanto per dire.
A riprova dell’ingresso in maggioranza, nel gennaio 2016 la Repetti è stata nominata segretario della Commissione Affari Costituzionali del Senato (con i voti di Pd e Ncd). Commissione che a sua volta è guidata da Anna Finocchiaro del Pd.
Pochi giorni fa infine Manuela Repetti è stata indicata quale nuovo portavoce nazionale del gruppo di Ala (che conta 26 deputati) in sostituzione di Vincenzo D’Anna, caduto in disgrazia per i gesti “sessisti” da lui indirizzati verso un’onorevole grillina durante il vivace dibattito sul decreto Boschi.
“Ho deciso insieme al mio compagno Sandro Bondi di aderire al gruppo Ala”, ha detto la Repetti. “Questa decisione rappresenta una logica e naturale conseguenza del nostro sostegno da tempo intrapreso per le riforme costituzionali e l’azione di rinnovamento perseguito dal governo di Matteo Renzi”.
“Sono convinta oggi più che mai che per chi, come me, aveva aderito a un progetto liberale, laico e riformista – ha concluso la senatrice – non vi sia alternativa”.
Pochi giorni dopo la nomina a portavoce, Manuela Repetti è subito scesa nel campo della polemica politica, rispondendo all’attacco che l’ex compagno di partito Maurizio Gasparri ha rivolto ai servizi segreti italiani all’indomani degli attentati in Belgio. A proposito del passaggio in Italia degli attentatori, Gasparri ci è andato giù pesante: “questo andirivieni di stragisti è possibile perché i servizi segreti italiani sono inutili”. Pronta la replica della senatrice Repetti, subito entrata nel ruolo: “Oggi più che mai le forze politiche dovrebbero essere unite contro un nemico comune e una minaccia drammatica e feroce. E i Servizi, comunque, stanno facendo un lavoro importante”.
Se a Roma l’ingresso di Ala nella maggioranza ha rafforzato il governo, a Novi l’uscita definitiva della coppia Repetti e Bondi da Forza Italia ha avuto l’effetto di ricompattare il partito, che il 19 marzo scorso ha tenuto una assemblea pubblica – fatto già di per sé raro a Novi per il partito di Berlusconi – in cui si sono visti volti che si erano in precedenza allontanati dal partito come quello di Maria Rosa Porta e Francesco Sofio, che alle ultime elezioni comunali si erano candidati a sindaco come indipendenti e che ora forse sono pronti a rientrare in Forza Italia.
Se da un lato Forza Italia si ricompatta, non si registrano reazioni da parte del Pd locale, impegnato più nell’amministrazione cittadina che nelle vicende romane. Quando si tornerà a votare il problema però diventerà evidente: quali saranno i candidati locali del centro sinistra? Borioli e Fornaro faranno un passo indietro a favore di Bondi e Repetti, oppure accadrà il contrario? Del resto, per loro si tratta di un ritorno a casa: Sandro Bondi negli anni ’80 fu sindaco di Fivizzano a capo di una maggioranza targata PCI, e anche la Repetti ha trascorsi alla “Festa dell’Unità”. Suo padre, l’imprenditore Giovanni Repetti, fu iscritto al partito e per un certo periodo fu anche segretario della sezione del Pci di Pozzolo Formigaro. Insomma, per i due si tratta un po’ di un “ritorno a casa” non si sa quanto gradito.
In una recente intervista alla domanda su chi voterebbe a Torino, la Repetti ha risposto: “Io sono residente a Novi, ma coloro che condividono le nostre posizioni e vivono in una città dove si andrà a votare, il problema se lo devono porre”. A Novi non si vota… per ora.