Daniele Gualco, un bilancio sui primi due anni di amministrazione
Daniele Gualco, 25 anni, una laurea in economia e la passione per la politica. E' il consigliere più giovane, e guida il gruppo più numeroso del consiglio, quello del Partito Democratico. Non gli capita spesso di finire sotto i riflettori, ma siamo andati a stanarlo a quasi due anni dall'inizio del mandato amministrativo per fare il punto sulla città e sul Pd
Daniele Gualco, 25 anni, una laurea in economia e la passione per la politica. E' il consigliere più giovane, e guida il gruppo più numeroso del consiglio, quello del Partito Democratico. Non gli capita spesso di finire sotto i riflettori, ma siamo andati a ?stanarlo? a quasi due anni dall'inizio del mandato amministrativo per fare il punto sulla città e sul Pd
Giovane, alla prima esperienza di consiglio comunale, alla guida del gruppo consigliare più numeroso con responsabilità di governo. Che effetto fa?
Emozione, gratificazione e tutto il peso della responsabilità di rappresentare la più importante forza politica cittadina. È difficile, ma ho la fortuna di essere consigliato e sostenuto da tanti, a partire dal Sindaco e da tutti gli altri consiglieri. Certo, spesso mi sembra di aver scelto il momento peggiore per un impegno attivo nella vita politica, ma credo che sia nei momenti di maggior difficoltà che si debbano trovare le energie per impegnarsi al massimo.
Con l’eliminazione del tratto di shunt nel basso pieve viene finalmente approvata una richiesta che il tuo partito, e l’amministrazione comunale, hanno fatto anni fa. A fronte dell’eliminazione di 7 chilometri di linea in territorio novese, nessuno sembra cantar vittoria… che succede?
Si canta vittoria alla fine, ma è indubbio che l’amministrazione comunale e noi del Partito Democratico stiamo raccogliendo i frutti di un faticoso confronto che ci consentirebbe di mitigare il pesante impatto del Terzo valico sul territorio comunale. Credo che eliminare uno sfregio di 7 chilometri sul nostro territorio, evitando il rischio di impattare sulle falde acquifere e riducendo il consumo di suolo, sia un dovere e un risultato positivo. Inoltre è l’occasione per richiedere nuove opere compensative, in particolare a favore del basso pieve e per cercare un miglior servizio ferroviario per la nostra città.
Tempo di bilancio di previsione per i comuni: ancora lacrime e sangue o c’è spazio per investimenti?
La situazione non è migliorata e resta ridotta la capacità di investimento del Comune. Proseguiranno comunque gli interventi di manutenzione e dovrebbe partire un’ampia ristrutturazione degli impianti sportivi cittadini. Certamente dobbiamo concretizzare di più, per questo chiedo alla giunta di rinnovare gli sforzi già fatti sul fronte delle alienazioni immobiliare, per reperire risorse extra, e per favorire gli investimenti dei privati. Penso, ad esempio, ai possibili interventi sull’ex-Cavallerizza.
Il gruppo consigliare che guidi, benché numeroso non sembra particolarmente “loquace” e presenzialista. Ordini di scuderia, timidezza o cosa?
Vero, talvolta limitiamo i nostri interventi e non sempre è stata la soluzione migliore. Ci tengo tuttavia a precisare che non è mai mancato il contributo dei consiglieri del PD ai dibattiti importanti per la vita cittadina e che, la “scarsa loquacità” è dovuta solamente al desiderio di sprecare meno tempo in polemiche e concretizzare qualcosa di più. Perché non sempre il dibattito in consiglio evita polemiche strumentali, venate da pregiudizi negativi.
In consiglio comunale l’opposizione ha attaccato duramente sindaco e vicesindaco sul problema profughi. Oltre alla polemica, cosa si deve fare? Cambiare linea?
Innanzitutto voglio riconoscere l’errore di non aver fin da subito difeso pubblicamente e chiaramente il nostro Vicesindaco, da attacchi personali ingiusti, strumentali e talvolta offensivi. La polemica è deflagrata dopo una manifestazione in cui Fely ha svolto un lavoro fondamentale per calmare le acque e favorire una soluzione nell’interesse anche dei cittadini che l’hanno poi duramente criticata. Dobbiamo proseguire sulle iniziative già intraprese, facendo pressioni sulla cooperativa, che è pagata per l’assistenza ai migranti, perché svolga in modo più efficace il suo lavoro evitando in futuro tensioni e favorendo l’inserimento in città. Dobbiamo migliorare la partecipazione dei profughi alla vita cittadina coinvolgendoli in esperienze di “lavoro”, associative e formative, ma d’altro canto mantenere un atteggiamento rigido nei confronti di coloro che creano disagio e disturbo ai novesi, penso a fenomeni diffusi di accattonaggio.
Tra pochi giorni ci sarà il referendum sulle trivelle… che ne pensi?
Sono temi su cui vorrei dibattere ancora e che mi sembrano affrontati con molta semplificazione. Il referendum sul rinnovo delle concessioni esistenti per le trivellazioni in mare, è frutto di una battaglia per un cambiamento drastico sulla scelta delle fonti energetiche, sulle modalità di produzione e consumo di energia e sulla tutela ambientale. Sfide che condivido. Ho però fortissimi dubbi che questo sia il mezzo migliore per realizzarle. Anzi temo che sia in definitiva controproducente per il paese.
In autunno invece ci sarà il referendum confermativo sulla riforma costituzionale voluta dal segretario del Pd, Matteo Renzi. Lì il gioco si fa più serio…
Riconosco alcuni limiti nella riforma costituzionale approvata dal parlamento, ma non vedo alcun “rischio democratico” e in definitiva mi sembra una via percorribile. Insomma, non mi si chieda entusiasmo, non mi si chieda diniego e se qualcuno ha desiderio di strumentalizzare il quesito referendario, faccia pure senza di me.