Mulino Moccagatta: ultimo step. Lo stabile è in vendita
Oltre un secolo di storia di Novi si sta per concludere. Il Mulino Moccagatta di via Raggio è in vendita. Un angolo della città, a ridosso della ferrovia, una volta situato nella prima periferia, sta affrontando il suo ultimo tratto di strada. Una strada iniziata nel 1912 da Luigi Moccagatta che aveva dato vita alla sua attività imprenditoriale alla fine del 1800 in quel di Ovada con un mulino ad acqua sulle sponde del torrente Orba
Oltre un secolo di storia di Novi si sta per concludere. Il Mulino Moccagatta di via Raggio è in vendita. Un angolo della città, a ridosso della ferrovia, una volta situato nella prima periferia, sta affrontando il suo ultimo tratto di strada. Una strada iniziata nel 1912 da Luigi Moccagatta che aveva dato vita alla sua attività imprenditoriale alla fine del 1800 in quel di Ovada con un mulino ad acqua sulle sponde del torrente Orba
Luigi Moccagatta decide così di aprire, appunto nel 1912, due unità produttive a Novi: una per il grano duro in via Garibaldi, l’altra per il grano tenero in via Raggio. Nel 1928 la sede legale della società viene trasferita da Ovada a Novi. Tale società poi cambia ragione sociale il 18 settembre del 1966 e viene intestata Fratelli Moccagatta Filippo e Sebastiano.
“Il mulino di grano duro – continua Moccagatta – produceva semola per la pasta, successivamente produrrà semola ulteriormente raffinata adatta per il pane pugliese. Nel mulino di via Raggio, invece, si faceva farina utilizzata per i prodotti da forno come pane, focaccia e dolci”.
Nel 1998 prende le redini della società con altri azionisti Giulio Moccagatta che rimarrà al timone fino al 2007. “La produzione di via Garibaldi – prosegue Moccagatta – termina nel 2000 dopo un’esperienza che si è rivelata non proficua, anzi direi proprio disastrosa, dal momento che la produzione si era indirizzata esclusivamente all’Algeria per il cuscus. Nel giro di poco tempo in Algeria hanno realizzato una serie di mulini, quindi, diventando di fatto autosufficiente, la vendita in Italia di tale prodotto non riusciva più a sostenere i costi”.
Nel 2001 la struttura di via Garibaldi viene acquistata dall’ingegner Puccio Bailo che trasforma la destinazione d’uso. Al posto del vecchio mulino nascono negozi, uffici e appartamenti. “Si è così tenuto aperto e in attività solo via Raggio – dice Moccagatta – successivamente poco prima che io lasciassi la società, un nuovo socio ha deciso di acquistare un mulino nel torinese, spostando così la produzione. Qui a Novi abbiamo mantenuto un magazzino in affitto per lo smistamento della merce”.
Dal 2007, cioè quando Giulio Moccagatta ha ceduto le sue quote societarie, il mulino ha continuato a rimanere almeno formalmente aperto. “Io oggi non so più nulla – sottolinea Moccagatta – del destino della struttura di via Raggio, ormai le persone che avevano lavorato con me sono andate in pensione, i fornitori sono cambiati, il mercato è cambiato”. Davvero tutto è cambiato e presto anche quell’ultimo scampolo della Novi dei primi del Novecento non ci sarà più.