Novese Calcio, sindaco fai qualcosa
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Maurizio Iappini - m.iappini@ilnovese.info  
26 Aprile 2016
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Novese Calcio, sindaco fai qualcosa

Caro sindaco, faccia qualcosa, la prego! Stiamo parlando della Novese, il club di calcio più importante di Novi e uno dei simboli della nostra città che è conosciuta per il cioccolato, per i Campionissimi, per tante altre belle realtà ma anche e soprattutto per essere la sede della cittadina più piccola che possa fregiarsi di avere vinto un campionato italiano di calcio e, assieme a Casale, l’unica ad averlo fatto senza essere capoluogo di provincia

Caro sindaco, faccia qualcosa, la prego! Stiamo parlando della Novese, il club di calcio più importante di Novi e uno dei simboli della nostra città che è conosciuta per il cioccolato, per i Campionissimi, per tante altre belle realtà ma anche e soprattutto per essere la sede della cittadina più piccola che possa fregiarsi di avere vinto un campionato italiano di calcio e, assieme a Casale, l?unica ad averlo fatto senza essere capoluogo di provincia

NOVI LIGURE – Caro sindaco, faccia qualcosa, la prego! Stiamo parlando della Novese, il club di calcio più importante di Novi e uno dei simboli della nostra città che è conosciuta per il cioccolato, per i Campionissimi, per tante altre belle realtà ma anche e soprattutto per essere la sede della cittadina più piccola che possa fregiarsi di avere vinto un campionato italiano di calcio e, assieme a Casale, l’unica ad averlo fatto senza essere capoluogo di provincia. La Novese è anche la società che dalla sua fondazione (31 marzo 1919) allo scudetto (25 maggio 1922) ha impegnato meno giorni a salire sul tetto del mondo calcistico italiano. Tempi antichi, retrò, ma la Storia, anche quella sportiva, ha un suo peso se è vero che ancora oggi quando parli di Novi con qualche forestiero, l’abbinamento è con il cioccolato e con lo sport. La situazione dei biancocelesti la conosce a menadito ma ormai siamo al punto di non ritorno. Servono azioni concrete: lo so che stiamo parlando di una società di diritto provato ma è pur vero che la Novese è un patrimonio di Novi e fruisce delle strutture cittadine, il Girardengo in primis. Provi a partire da lì e metta in atto quanto paventato nei mesi scorsi perché un club che si ritrova senza campi di calcio è alla frutta: è una scelta coraggiosa, non scontata e che rischia di creare malumore soprattutto fra i genitori e i ragazzi del settore giovanile che potrebbero leggere il suo gesto come una chiusura nei loro confronti. Ma si potrebbe permettere al vivaio di continuare a fruire delle strutture comunali.

Forse chiudere il Girardengo avrebbe avuto più senso farlo qualche mese fa in pieno campionato e non a una partita interna dalla fine del torneo ma a volte un gesto, seppur simbolico può lasciare il segno. Lei, signor sindaco, dispone di un’altra arma, questa sì propria di un Amministratore pubblico: se è vero come si dice che la Novese debba canoni per la gestione dello stadio, presenti istanza di fallimento e ponga fine all’agonia di un club finito in mano a persone che, coi fatti, hanno dimostrato di non avere a cuore le sorti della società. Sono passaggi non facili, ma crediamo che un amministratore pubblico abbia anche il dovere di caricarsi di responsabilità morali che gli spettano non solo per i voti presi in campagna elettorale ma soprattutto per quella fascia tricolore che un sindaco usa nelle occasioni ufficiali: non è un orpello o un retaggio del passato ma il simbolo che chi la indossa è Primo Cittadino e come tale ha l’onere e l’onore di assumere decisioni e di dare un indirizzo perseguendo il bene della comunità, non importa se si tratti del destino di una squadra di calcio o della città.

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