Terzo Valico, Romano: “I cittadini sono in buone mani”
Cambio di passo nei rapporti tra il governo e gli enti locali sul tema del Terzo Valico e delle compensazioni. Dopo oltre un anno di attesa, il posto di commissario governativo lasciato libero da Walter Lupi è stato occupato da Iolanda Romano, che ha subito mostrato di prendere sul serio il suo incarico
Cambio di passo nei rapporti tra il governo e gli enti locali sul tema del Terzo Valico e delle compensazioni. Dopo oltre un anno di attesa, il posto di commissario governativo lasciato libero da Walter Lupi è stato occupato da Iolanda Romano, che ha subito mostrato di prendere sul serio il suo incarico
Mercoledì 20 aprile presso la sala consigliare del comune di Arquata Scrivia, il nuovo commissario governativo per il Terzo Valico ha incontrato i rappresentanti dei territori interessati dall’opera e dai lavori. All’incontro hanno partecipato Provincia e Comune di Alessandria, Comuni di Arquata Scrivia, Carrosio, Fraconalto, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia, Tortona, Voltaggio. Presenti anche l’assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte Francesco Balocco e il direttore investimenti di Rete Ferroviaria Italiana Aldo Isi, insieme al Responsabile del progetto Daniela Lezzi.
Nella stessa giornata il commissario Romano aveva chiesto di incontrare i rappresentanti della associazioni che si oppongono all’opera ma il movimento No-tav aveva diffuso una nota con la quale rispediva al mittente l’invito, chiedendo un confronto del commissario con tutta la popolazione e la disponibilità da parte della stessa “a patto che torni sul tavolo l’opzione zero e vi sia lo stop dei cantieri durante il confronto.” Aveva partecipato invece all’incontro l’associazione “Amici delle ferrovie e dell’ambiente”, anche lei contraria al progetto.
Durante l’incontro con i sindaci è stato trovato un accordo per progetto di sviluppo volto a coniugare le caratteristiche progettuali e realizzative del Terzo Valico con le opportunità e gli interessi del territorio.
Durante la riunione sono stati posti problemi fondamentali per il nostro territorio, quali la protezione dell’ambiente dal rischio idrogeologico, tenendo conto anche dell’alluvione del 2014.
Il direttore Investimenti Isi ha confermato l’impegno di RFI di intervenire sulle linee convenzionali Milano-Genova e Torino-Genova con potenziamenti tecnologici e infrastrutturali e di avviare progetti per migliorare il decoro delle stazioni.
Per dare attuazione all’accordo sono stati scanditi abbastanza tempi precisi: nei prossimi 15 giorni gli aspetti procedurali ed economici del Patto saranno siglati presso la Prefettura di Alessandria alla presenza di tutti gli enti interessati: subito dopo partirà l’elaborazione del vero Progetto di sviluppo.
“La questione delle opere di compensazione ai territori – ha dichiarato il Commissario Romano – è sempre stata controversa, perché è lì che si evidenzia la difficoltà di tenere insieme l’interesse “generale” di chi realizza l’opera con i bisogni dei territori che ne sopportano gli impatti ambientali e sociali. È fondamentale che si impari ad avere un atteggiamento diverso nei confronti delle comunità locali, basato sulla ricerca di dialogo e di un rapporto dell’opera con il territorio che sia improntato non alla mitigazione dei danni ma allo sviluppo di opportunità”.
“Nel caso del Terzo Valico – ha proseguito il commissario Romano – sto riscontrando una grande disponibilità a lavorare in questa direzione, sia da parte dei comuni che di RFI verso i quali intendo svolgere un ruolo terzo e indipendente, con l’unico obiettivo di perseguire l’interesse pubblico, primo fra i quali quello della salute e dell’ambiente. A questo proposito vorrei chiarire che le Arpa delle due regioni, insieme all’Osservatorio ambientale del Ministero dell’ambiente, stanno facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda il rischio di presenza di amianto nelle terre da scavo. Infatti a Cravasco, da quanto è stata rilevata la presenza di amianto nel luglio 2015 si è monitorata quotidianamente la presenza di fibre in aria e il limite di 1 fibre al litro indicato dall’OMS non è mai stato superato. I cittadini possono stare tranquilli, sono in buone mani”, ha concluso il commissario.