Una giornata fra bancarelle, tradizione e storia
Torna il tradizionale appuntamento con la fiera dei SS. Filippo e Giacomo ad Arquata Scrivia con circa 400 bancarelle di merci e cibi vari dislocate lungo le vie del paese
Torna il tradizionale appuntamento con la fiera dei SS. Filippo e Giacomo ad Arquata Scrivia con circa 400 bancarelle di merci e cibi vari dislocate lungo le vie del paese
La fiera dei SS. Giacomo e Filippo ha una tradizione di almeno cinque secoli: è infatti citata su un’apposita rubrica dello Statuto Arquatese del 1496, la “Rubrica de nundinis, sive de feriis fiendis”, assieme alle altre due fiere da tenersi rispettivamente nei giorni di San Bartolomeo, anch’essa svolta ancora ai giorni nostri, e di San Giovanni Battista.
La fiera di San Giacomo aveva respiro ben più che locale e costituiva uno dei momenti cruciali della vita economica di Arquata. Era cura del Consiglio della Comunità favorirne il buon esito, predisponendo spazi adatti, come la piazza del Mercato, ora piazza S. Bertelli. Inoltre, lo Statuto e appositi decreti prevedevano agevolazioni varie, comprese amnistie temporanee ai condannati per debiti, per aumentare l’affluenza di mercanti ed acquirenti.
Un viaggio della durata di un giorno nella storia e nel commercio locali.