Arbitro aggredito, squalifiche per oltre 5 anni ai giocatori coinvolti
È della sezione di Novi e vive nellovadese larbitro preso a pugni e schiaffi meno di venti giorni fa in Liguria. La partita ha richiamato quasi un migliaio di spettatori quasi tutti di fede locale. Il match sarebbe rimasto nella storia del calcio minore se allultimo minuto dei tempi supplementari non fosse accaduto lincredibile...
È della sezione di Novi e vive nell?ovadese l?arbitro preso a pugni e schiaffi meno di venti giorni fa in Liguria. La partita ha richiamato quasi un migliaio di spettatori quasi tutti di fede locale. Il match sarebbe rimasto nella storia del calcio minore se all?ultimo minuto dei tempi supplementari non fosse accaduto l?incredibile...
In un contrasto in area, l’arbitro, Riccardo Gaggino decreta un penalty per gli ospiti fra le proteste dei locali: fin qui nulla di anomalo e il classico gioco della parti con proteste “normali” per il calcio (ma nel rugby le decisioni dei direttori di gara non vengono sindacate dai giocatori) ma dopo la rete del Sciorbonasca, il portiere biancoverde di casa Chiesa perde la testa, si avvicina all’arbitro e lo colpisce con un ceffone in pieno viso. Inevitabile per lui il rosso ma la vicenda non si chiude qui perché mentre il direttore di gara sta tornando a centrocampo, arriva un altro giocatore dell’Isolese, Tiddia che in questo caso colpisce con un pugno in faccia il giovane (19 anni) Gaggino.
Per fortuna del calcio non tutti i 22 in campo perdono la testa e anche i giocatori dell’Isolese oltre a quelli del Sciorbonasca proteggono il direttore di gara e bloccano i giocatori violenti anche se è facile immaginare che i loro gesti siano stati gli unici di quel genere in tutta la loro carriera. Alla fine l’ordine si ristabilisce e la partita viene portata a termine. La mano del giudice sportivo è stata inevitabilmente pesante verso i due aggressori perché Chiesa si è preso 2 anni e 6 mesi di squalifica mentre Tiddia per 3 anni non potrà giocare in competizioni ufficiali.
E l’arbitro? Il giovane Riccardo Gaggino è una delle promesse della sezione Aia di Novi e aveva già l’esperienza necessaria per una finale playoff. La sezione novese, presieduta da Massimiliano Fortunato, sull’episodio non rilascia dichiarazioni, fedele alle direttive nazionali che impongono il silenzio in episodi di questo genere. Sarebbe piacevole però sapere che al povero direttore di gara fosse arrivata una telefonata di solidarietà dai massimi vertici nazionali perché in fondo il giovane arbitro ha pagato il coraggio delle sue scelte, compiute in un frazione di secondo e ispirandosi ai principi propri della sua categoria: imparzialità e competenza.