Vino e cibo di strada “alla romana” a Libarna
Nellambito del progetto Gavi for Arts Valore Forte, sarà protagonista il vino con la sua storia dalle origini antiche. Archeologia del vino sarà un percorso storico-enogastronomico sullenologia in collaborazione con i Consorzi Tutela del Gavi e dei Vini dei Colli Tortonesi
Nell?ambito del progetto ?Gavi for Arts ? Valore Forte?, sarà protagonista il vino con la sua storia dalle origini antiche. ?Archeologia del vino? sarà un percorso storico-enogastronomico sull?enologia in collaborazione con i Consorzi Tutela del Gavi e dei Vini dei Colli Tortonesi
“Archeologia del vino” sarà un percorso storico-enogastronomico sull’enologia in collaborazione con i Consorzi Tutela del Gavi e dei Vini dei Colli Tortonesi.
Il vino, nel nostro territorio, ha origini molto antiche che saranno narrate nel convegno, che si terrà presso la sala conferenze del Forte di Gavi, “Vigne e vini nell’archeologia dell’Italia settentrionale” e che vedrà susseguirsi illustri relatori.
L’incontro inizierà alle 10.00 con il saluto delle Autorità e proseguirà con l’intervento sull’“Attualità dello studio dei processi di domesticazione della vite selvatica: una comune area di ricerca tra archeologia, antropologia e biologia” tenuto da Attilio Scienza, professore ordinario di Viticoltura all’università degli studi di Milano.
Alle 10.45 Filippo Maria Gambari, soprintendente per l’archeologia della Lombardia, parlerà di “Dal rosso al bianco, dall’arbustum al carasso. I primi passi della viticoltura nella Liguria interna”.
Dopo una breve pausa, il convegno riprenderà con l’intervento alle 11.30 di Franco Marzatico, dirigente per la valorizzazione del patrimonio diffuso in Trentino, che porterà la sua esperienza con “Il vino fra i monti: archeologia del simposio nelle Alpi orientali”.
Alle 12.00 Marco Marchesini e Silvia Marvelli dei laboratori di Palinologia e Archeoambientale del Centro Agricoltura Ambiente di Crevalcore parleranno de “La diffusione/domesticazione della vite in Italia settentrionale attraverso gli studi archeobotanici”.
Il convegno si concluderà con l’intervento conclusivo alle 12.30 di Egle Micheletto, soprintendente per l’archeologia del Piemonte.
In mattinata, a Libarna sarà possibile effettuare visite guidate alle 10.00 e alle 11.30 e, nel pomeriggio, dopo una breve conferenza sulla “Produzione e consumo del vino nell’antichità” a cura di Marica Venturino, Alberto Crosetto e Alessandro Quercia, dalle 16.30 partirà lo “Street Food: alle origini del cibo di strada”.
Già nell’antichità si consumavano pranzi frugali e veloci per le vie della città. Anche i visitatori potranno degustare cibi dalle origini antiche, come formaggi, composte di rose e mele cotogne, lardo, preparati a base di farina di ceci (farinata), focacce rustiche con farine integrali, gallette di farro, libum (pane semplice e nutriente) ed infine, appositamente per l’occasione, un “bacio a Libarna”.
Il percorso di visita e le degustazioni guidate saranno inserite nello splendido scenario dell’antica città romana secondo tre postazioni tematiche, nel rispetto delle tradizioni del territorio e con un comune denominatore: il Gavi docg, il grande Bianco piemontese.
Territorio e cultura del cibo sono il binomio perfetto per raccontare la storia di un luogo, con i suoi colori, i suoi sapori che arrivano da un passato lontano ma ancora capace di coinvolgere ed emozionare.
Un viaggio nel luogo più antico della zona alla scoperta delle tante storie di vita quotidiana, storie di cibo e di vino raccontate grazie all’archeologia.