Laguzzi: “Ora finiamo il Terzo Valico”
Quando, nellottobre del 2014, venne al consiglio comunale aperto sul Terzo Valico a dire che la Fercargo era contraria al Terzo Valico, strappò vivaci applausi dal pubblico. Ma le condizioni sono cambiate, e cambia anche la posizione del novese Giancarlo Laguzzi, presidente di Fercargo
Quando, nell?ottobre del 2014, venne al consiglio comunale aperto sul Terzo Valico a dire che la Fercargo era contraria al Terzo Valico, strappò vivaci applausi dal pubblico. Ma le condizioni sono cambiate, e cambia anche la posizione del novese Giancarlo Laguzzi, presidente di Fercargo
Ma le condizioni sono cambiate, e cambia anche la posizione della associazione che riunisce 16 imprese private, italiane e straniere, di trasporto ferroviario (Captrain Italia, Compagnia Ferroviaria Italiana, Crossrail, Db Cargo, Dinazzano Po, Ferrotramviaria, Ferrovia Adriatico Sangritana, Fuorimuro, Gts Rail, Hupac, Interporto Servizi Cargo, InRail, OceanoGate Italia, Rail Cargo Carrier, Rail Traction Company e Sbb Cargo Italia) e che si occupa del 38% dei treni merci nazionali.
L’ingegner Giancarlo Laguzzi, novese, è presidente dell’associazione e nel 2014 aveva dichiarato che la nuova linea del Terzo Valico ferroviario era inutile per il trasporto merci.
Ma con l’apertura del maxi tunnel del Gottardo lo scenario è cambiato: ora gli operatori del cargo ferroviario scommettono sul rilancio di un settore che in questi anni anziché avanzare è precipitato ai minimi storici.
“Ora il panorama sta cambiando e per la prima volta in meglio – ha detto Laguzzi al convegno dell’Ansf – Ma va scongiurata l’ipotesi nefasta che il Gottardo diventi per l’Italia un imbuto, dove arrivano le merci via treno ma poi sono costrette a salire a bordo di camion perché la nostra rete non è adeguata a supportare il traffico su rotaia. Gli impegni presi dal governo sembrano voler colmare il gap che abbiamo con il resto d’Europa”.
Laguzzi ha chiesto che la rete italiana sia adeguata per treni di lunghezza di 750 metri, anziché gli attuali 500, e per il peso di 2.000 tonnellate anziché 1.660. Inoltre le gallerie devono avere sagome idonee per i semirimorchi. Il tutto, per aumentare il trasporto ferroviario contro quello su gomma.