Pasturana, la patria dei “bialberi” ora pensa a come valorizzarli
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Maurizio Iappini - m.iappini@ilnovese.info  
28 Giugno 2016
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Pasturana, la patria dei “bialberi” ora pensa a come valorizzarli

Altro che Langhe e Monferrato, è Pasturana la capitale dei Bialberi, quegli scherzi che solo la natura sa fare. Si tratta di piante al cui interno crescono altre piante diverse e a Pasturana se ne trovano due concentrate in poche centinaia di metri mentre una terza è seccata qualche mese fa

Altro che Langhe e Monferrato, è Pasturana la capitale dei Bialberi, quegli scherzi che solo la natura sa fare. Si tratta di piante al cui interno crescono altre piante diverse e a Pasturana se ne trovano due concentrate in poche centinaia di metri mentre una terza è seccata qualche mese fa

PASTURANA – Altro che Langhe e Monferrato, è Pasturana la capitale dei Bialberi, quegli scherzi che solo la natura sa fare. Si tratta di piante al cui interno crescono altre piante diverse e a Pasturana se ne trovano due concentrate in poche centinaia di metri mentre una terza è seccata qualche mese fa. I Bialberi delle dolci colline novesi sono entrambi costituiti da una pianta di gelso sul cui tronco vuoto è cresciuto un ciliegio e in queste settimane faceva impressione alzare gli occhi e trovare due frutti che maturano nello stesso periodo su un unico fusto. Non si tratta però di innesti, frutto dell’opera dell’uomo ma di fenomeni presenti in natura, rari ma non impossibili.

Lo spiega l’agronomo Alberto Mallarino: “Anni fa a Novi in Piazza XX Settembre c’era un bagolaro con sopra un leccio, ma in effetti gelso e ciliegio sono piante ben distinguibili e conosciute da tutti”. Insomma un’eccezione alla regola che in altre parti del Piemonte è stata valorizzata a dovere, con tanto di “adozione” delle piante da parte di associazioni locali. Un’idea che potrebbe coinvolgere i Bialberi di Pasturana: uno si trova all’interno del centro sportivo comunale, l’altro pochi metri avanti in piena campagna in regione Monticella, entrambi conosciuti al paese che non sa però di possedere due piante davvero originali. L’idea per valorizzare le piante la lancia il sindaco Alessandro Raggio: “Mi piacerebbe che qualche associazione cittadina inserisse nel proprio simbolo i Bialberi di Pasturana. D’altronde, in paese esiste già un platano, davanti alla sede Soms, che è monumento nazionale e per quanto riguarda il Bialbero del campo sportivo, la manutenzione è già curata dal Comune”.

Un appello che non cadrà nel vuoto, almeno a giudicare dalle reazioni delle associazioni pasturanesi come la Soms del presidente Alberto Marenco: “Ogni iniziativa volta a valorizzare il paese ci trova in prima linea, basta sapere come contribuire”. Massimo Subbrero, presidente della Pro Loco lancia qualche idea: “Si potrebbero mettere dei cartelli per valorizzare le due piante o magari farle conoscere alle scolaresche. Vivo da sempre a Pasturana e il Bialbero del campo sportivo lo ricordo da sempre, almeno dai primi anno ’80 quando vennero modernizzate le strutture”. Subbrero è anche l’anima e il cuore del team Overall che nel paese sopra Novi ha la sua sede operativa: “Magari il prossimo anno potremmo stilizzare la pianta e farne uno dei nostri simboli sull’abbigliamento sportivo della squadra Under 23”. Chi si impegna a fare da guardiano al gelso-ciliegio è il Novi Rugby che fruisce degli impianti e per i malintenzionati basterebbe assisterete a un match per capire l’aria che tira…

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