Contratto metalmeccanici: “tagliato fuori dall’aumento il 95% dei lavoratori”
Sciopero dello straordinario e delle flessibilità e 4 ore di sciopero anche negli stabilimenti in provincia di Alessandria, distribuite sulle due prossime settimane. Queste sono solo le prime mosse di Fim, Fiom e Uilm contrarie alla piega che sta prendendo la trattativa sul rinnovo del Contratto dei metalmeccanici
Sciopero dello straordinario e delle flessibilità e 4 ore di sciopero anche negli stabilimenti in provincia di Alessandria, distribuite sulle due prossime settimane. Queste sono solo le prime mosse di Fim, Fiom e Uilm contrarie alla piega che sta prendendo la trattativa sul rinnovo del Contratto dei metalmeccanici
Tra le grandi aziende coinvolte in provincia ci sono Ilva, Kme, Marcegaglia, Graziani, Cerruti, Mino. E sono solo alcune di quelle che nelle prossime due settimane incroceranno le braccia con 4 ore di sciopero così suddivise: la prossima settimana, dal 18 luglio, i lavoratori di Alessandria, Casale Monferrato e Tortona; la settimana dal 25 luglio quelli di Novi Ligure, Serravalle Scrivia, Ovada e Acqui Terme. “Una gestione interna lasciata alle Rsu dei diversi stabilimenti su come attuare queste ore di protesta– spiega Salvatore Pafundi della Fim Cisl – Senza tralasciare la possibilità di presidi davanti alle fabbriche”.
“Le rigidità di Federmeccanica e Assistal vanno battute e superate con la necessaria mobilitazione unitaria nei luoghi di lavoro – spiegano unitariamente le tre sigle sindacali – Abbiamo sulle nostre spalle il compito di evitare che si vada verso la strada da loro tracciata e non abbiamo intenzione di mollare di un millimetro e di perdere così i due livelli contrattuali”. “Per queste ragioni è stato proclamato “lo sciopero dello straordinario e della flessibilità in tutte le aziende” come ha spiegato in introduzione Alberto Pastorello, Uilm.
Fim Cisl, Fiom e Uilm ribadiscono la necessità di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale. Cosa non va invece nella proposta formulata da Federmeccanica e Assistal? “La proposta è di eliminare il contratto di 1° livello, lasciando solo quello di 2° che ha una conseguenza netta sull’aumento salariale che riguarderebbe un minimo 5% dei lavoratori, tagliando invece fuori il restante 95%, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale.

Proprio in questa ottica è stato fissato per venerdì 29 luglio alle 18 nella sede della Cgil di Alessandria un incontro pubblico sul “Ccnl metalmeccanici” con tutti gli esponenti politici locali,i partiti dei diversi schieramenti politici, senatori e parlamentari della provincia, che servirà ad illustrare l’importanza del contratto nazionale del lavoro, anche per le ricadute che comporta sul rinnovo degli altri contratti nazionali – di diversi settori, come il turismo, il pubblico – da tempo scaduti.