Occuparono il consiglio, denuncia annunciata ma non inviata
Il 14 aprile 2016 circa trenta attivisti no-tav occuparono il consiglio comunale di Novi Ligure, provocando la sospensione dei lavori e la successiva riconvocazione dei consiglieri. Allordine del giorno di quel consiglio, la modifica del tracciato del Terzo Valico ferroviario e in particolare leliminazione del cosiddetto shunt
Il 14 aprile 2016 circa trenta attivisti no-tav occuparono il consiglio comunale di Novi Ligure, provocando la sospensione dei lavori e la successiva riconvocazione dei consiglieri. Allordine del giorno di quel consiglio, la modifica del tracciato del Terzo Valico ferroviario e in particolare leliminazione del cosiddetto shunt
Tre mesi dopo una nota inviata ai giornali fece sapere che i 30 attivisti erano stati identificati e denunciati interruzione di pubblico ufficio, reato per cui si rischia la pena fino a 5 anni di carcere.
L’annuncio arrivò pochi giorni prima di un importante appuntamento per il movimento no-tav. Il 14 luglio era infatti fissato l’espropio del “terreno dei 101”, un piccolo appezzamento a Pozzolo Formigaro che è stato acquistato da 101 persone per contrastare il passaggio della nuova linea ferroviaria.
Gli esponenti locali del movimento parlarono di “giustizia a orologeria”, sostenendo che l’annuncio non a caso arrivava a pochi giorni dall’assalto al fortino pozzolese dei No-tav.
A oggi, però, nessuna delle persone che occuparono in consiglio ha ricevuto comunicazione relativamente alla denuncia.
Sono passati sei mesi dall’occupazione del consiglio, e 3 dall’annuncio. “La cosa non ci stupisce – ha dichiarato Davide Fossati, uno degli occupanti del 14 aprile – dichiarammo allora che si trattava di un annuncio per intimorci, cosa che non riuscì. Nessuno di noi ha ricevuto nulla, come volevasi dimostrare. Noi non ci sottraiamo però alle nostre responsabilità: eravamo ben consapevoli di cosa stavamo facendo il 14 aprile”.