Perché è stato ridotto il servizio del punto prelievi di via Papa Giovanni?
Losservatorio della salute di Novi Ligure, coordinato dal dottor Mino Orlando, denuncia tagli ai servizi
Losservatorio della salute di Novi Ligure, coordinato dal dottor Mino Orlando, denuncia tagli ai servizi
Presentato ufficialmente all’inizio del 2015, il gruppo di lavoro è aperto a tutti i cittadini ed è coordinato dal dottor Mino Orlando, che i novesi ben conoscono come ex primario di rianimazione presso il San Giacomo.
Abbiamo incontrato Orlando, insieme a Concetta Malvasi (ex consigliere comunale) e Silvana Visigalli (ex delegata sindacale), per fare il punto dell’attività del gruppo e – soprattutto – per tastare il polso alla sanità locale.
“L’estate non ha portato buone notizie per i servizi locali – ci dice Orlando entrando subito nel tema – Per il distretto di Novi era previsto un punto prelievi per esami clinici extraospedaliero, presso il poliambulatorio di via Papa Giovanni dal lunedì al venerdì dalle otto alle nove del mattino. L’affluenza media era di circa 20 pazienti al giorno con puntate di 30″.
Un servizio utilizzato da molti cittadini, per la comodità degli orari.
“Da luglio 2016 con l’arrivo del nuovo Referente del distretto (il Dottor Claudio Sasso) è stato deciso di ridurre l’attività del punto prelievi a soli due giorni, presupponendo una riduzione degli utenti causa ferie”.
Ma i malanni non vanno mica in ferie!
“Putroppo no. A ottobre, comunque, si sarebbe dovuti tornati alla normalità ma non è stato così”.
I problemi della sanità sono molti, forse anche più urgenti. M comunque ci troviamo di fronte a un taglio dei servizi ai cittadini, e viene il dubbio che lo si sia fatto in estate sperando che ci fosse meno attenzione.
“È purtroppo un metodo già visto: si procede per tagli e riduzioni in ogni settore lasciando il resto invariato. Probabilmente la riduzione dell’attività del punto prelievi non ha un impatto “clinico” sulla salute dei cittadini, sicuramente però non facilita l’accesso alle strutture sanitarie a una fascia di popolazione disagiata, quella degli anziani”.
Si taglia da una parte, e non si reinveste il risparmio ottenuto in servizi per i cittadini.
“Questo tema ne sottende un’altro, più significativo. Il piano socio sanitario della Regione prevede una ristrutturazione della rete ospedaliera con la concentrazione di servizi, controbilanciato da un investimento delle politiche sanitarie sul territorio. Di fronte alla riduzione e al concentramento dei “posti letto”, l’idea era quella di dare vita a un “distretto forte”, con punte di eccellenza quali l’assistenza domiciliare integrata e i medici di famiglia quale baluardo di una medicina di famiglia attiva e attenta alla prevenzione”,
Ma non è quello che sta succedendo.
“Questo sistema non potrà far altro che dirottare persone verso la sanità privata, con costi a carico dei cittadini sempre crescenti non solo in termini economici ma anche in termini di salute, perché c’è anche chi rinuncia a terapie per motivi economici. A tutt’oggi non è stato nominato il direttore, poco si sa del budget, soprattutto degli obiettivi che il distretto dovrebbe conseguire. Mentre si parlava di potenziare il Distretto, si diceva anche che le risorse necessarie (non si migliora nulla senza investire) sarebbero derivate dalla riorganizzazione della rete ospedaliera. Un processo lungo e irto di difficoltà, dove il risparmio sarebbe stato nel medio termine e non certo sul breve”.
Nei prossimi incontri dell’osservatorio novese sulla salute saranno approfonditi il tema delle politiche di riorganizzazione della rete ospedaliera, cercando la collaborazione delle Istituzioni e degli operatori della sanità, che sono i veri attori di questo settore decisivo per il livello civile della nostra società, nella speranza di un dialogo sereno e utile. Per chi volesse contattare l’osservatorio, per segnalare problemi o partecipare alle riunioni (sono aperte a tutti i cittadini) è possibile scrivere alla mail osservatoriodellasalute@gmail.com