Quattro cene alla ricerca delle nostre radici gastronomiche
Lautunno novese inizia con quattro serate enogastronomiche, al Caffè del Teatro, con cene dedicate alla fedele riproposizione di alcuni dei piatti tipici della tradizione
L?autunno novese inizia con quattro serate enogastronomiche, al Caffè del Teatro, con cene dedicate alla fedele riproposizione di alcuni dei piatti tipici della tradizione
Novi Ligure vanta di un patrimonio culinario tradizionale abbastanza ampio, tracciato in passato da uno dei massimi esperti novesi in fatto di tradizioni enogastronomiche, Michele Bottale, scrittore di un prezioso libro dal titolo “Novesi a Tavola”, edito con la Società storica novese. Ed è grazie a Bottale (scomparso pochi mesi fa) se oggi le favolose ricette dei corzetti al sugo di funghi, o la zuppa di ceci e fagiolane, o gli gnocchetti in brodo, non restano più relegati nella memoria di pochi che hanno avuto la fortuna di assaporarli, ma l’antica cucina novese ritorna sulle tavole dei buon gustai, anche con secondi piatti della grande tradizione, come la trippa in umido, gli strozzapreti col purea di patate, i bolliti misti con la salsa verde e l’arrosto con le nocciole. Tra i dolci non si può dimenticare i canestrelli della Pieve con il vino Moscato, i brutti e buoni con la crema di zabaione, il budino del prevosto e tanti altri ancora.
Ed è così che l’autunno novese inizia con quattro serate enogastronomiche, al Caffè del Teatro, con cene dedicate alla fedele riproposizione di alcuni dei piatti tipici della tradizione, come ad esempio i famosi corzetti, un primo piatto dalle origini antichissime, cucinato delle massaie nel rione di via Cavanna in occasione della festa della SS Trinità nel mese di giugno. Si tratta di una lasagna rotonda incisa con uno stampo di legno, che riporta in rilievo l’immagine dell’occhio del Padreterno.
Dopo la prima serata del 21 ottobre, ci saranno altre altri tre appuntamenti i venerdì successivi, il 4 e il 18 novembre e il 2 dicembre con menù speciali, ricette uniche, che utilizzano esclusivamente prodotti del territorio a chilometro zero, di cui sarà possibile conoscerne la provenienza.
Un salto nel passato, tra vini e sapori antichi, un’occasione unica che restituirà al presente un prezioso tributo di un passato destinato a sopravvivere ancora.