Bergaglio: “Un campus al posto della caserma Giorgi”
Intervista all'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Novi Ligure Cecilia Bergaglio sulle difficoltà e sui problemi che assillano le scuole del territorio
Intervista all'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Novi Ligure Cecilia Bergaglio sulle difficoltà e sui problemi che assillano le scuole del territorio
La situazione novese, come emerge dalle nostre inchieste, è di forti luci e di scure ombre. Veniamo alle luci: l’offerta formativa della nostra città è sempre più completa e conseguentemente a Novi si riversano moltissimi studenti dalle zone limitrofe, mentre è praticamente azzerato il pendolarismo verso altre città degli studenti delle medie superiori. Le scuole novesi, come il Liceo Amaldi e il Boccardo- Ciampini, svettano sempre nelle classifiche degli istituti e organizzano per i loro alunni momenti formativi importanti anche al di fuori delle loro sedi. Di tutto questo ne giova la città, più gente viene a Novi, ad esempio, e meglio vanno anche gli incassi di negozi e pubblici esercizi.
Le ombre sono però pesanti: mancano gli insegnanti (e su questo Novi e i novesi possono fare poco), ma soprattutto mancano le strutture, le aule e i laboratori.
“Ad ogni inizio anno scolastico, scatta l’emergenza – ci dice Bergaglio – il numero di studenti aumenta, mancano aule, mancano laboratori. Ci attiviamo per tamponare i problemi, anche se formalmente la competenza degli istituti secondari superiori è in capo alla provincia di Alessandria. Le richieste di intervento da parte delle scuole, di ogni grado, sono continue e il comune si attiva immediatamente, ma non è facile far fronte a tutte le richieste”.
I Presidi hanno lanciato l’idea di attivare un tavolo di progettazione, guidato dal comune e che raccolga le scuole e la provincia, per dare via ad un progetto di lungo respiro.
“Su questa proposta, la sintonia con i presidi è totale. Il comune deve svolgere un ruolo di collante, di unione, tra le esigenze delle scuole novesi e i soggetti che possono rispondere. So bene quale è la situazione della provincia, un ente che sta per essere soppresso e che naviga in una pessima situazione in quanto a risorse economiche. Ma questo non può far passare in secondo piano le esigenze dei nostri ragazzi”.
Ma che soluzioni possono essere trovate?
“Partiamo dai problemi, e ti cito solo i più eclatanti. Il corso enogastronomico dell’Itis Ciampini- Boccardo è un fiore all’occhiello per il nostro territorio, ma ha bisogno di laboratori fondamentali come cucina e sala per il servizio. La sede di viale Saffi, condivisa da tre scuole, ha perso dei laboratori perché non si è potuto far altro che trasformarli in aule. Il liceo classico, ad esempio, ha perso la sua biblioteca. Per quanto riguarda i laboratori per il corso di Enogastronomia, sono stati individuati, quale collocazione possibile, gli spazi lasciati liberi dal settore veterinario dell’Asl, all’interno della caserma Giorgi. Locali che richiederebbero interventi modesti, e che consentirebbero anche di razionalizzare il plesso di Viale Saffi. Una soluzione condivisa, ma che non ha ancora avuto risposta dall’Agenzia del Demanio, che è il proprietario dei muri”
Una storia già sentita. “Certo. Abbiamo inviato una richiesta formale per la concessione dei locali, ma tutto tace, e il tempo passa”.
Ma non basta: anche nella sede di via Mameli mancano aule. Ci sono 33 corsi ma le aule sono solo 32…
“Quello che dovremo fare è la riorganizzazione degli spazi e delle risorse. Se alcune scuole sono allo stretto (al liceo Amaldi la sala insegnanti è stata dimezzata, ndr) in altre lo spazio non manca. Penso, ad esempio, alla possibilità di ridistribuzione degli studenti delle scuole Pascoli, delle medie Doria in Viale Saffi e dell’asilo Garibaldi”.
Sullo scorso numero abbiamo proposto di utilizzare la caserma Giorgi. Che ne pensi?
“Per lavoro mi trovo spesso all’estero e ho visto che in Europa si dà vita a campus che raggruppano più scuole, mettendo in comune servizi, aule, laboratori. Io ho un sogno ed è quello di realizzare un grande campus scolastico nella caserma Giorgi. Un grande spazio, una città dei ragazzi dove ci siano laboratori di eccellenza, usati in condivisione da tutti gli studenti, una grande aula magna, un servizio di mensa per tutti gli studenti, spazi verdi, servizi a partire dai trasporti”.
Sarebbe anche il modo per risolvere l’annoso problema dell’abbandono della caserma, che ad oggi è un luogo a rischio degrado…
“Esatto. Un luogo centrale che non è connesso al tessuto cittadino, che non è vissuto. Mi rendo conto che la proposta è grossa, che richiede ingenti investimenti e che occorrono tempi lunghi. So anche che ci sono altri spazi che di conseguenza perderebbero la loro utilità ma, se dobbiamo guardare in avanti, sul lungo termine, questa credo che sia un’idea per risolvere da un lato i problemi strutturali della scuola novese, e dall’altro per ridare alla città un grande spazio che al momento è perso. Non credo si debbano avere timori reverenziali nell’abbandonare il vecchio per il nuovo”.