Campus scolastico alla caserma Giorgi: avviato il tavolo di concertazione tra comune, scuole e provincia
La proposta recentemente lanciata dallAssessore alla Pubblica Istruzione, Cecilia Bergaglio, dalle pagine del settimanale Il Novese ha suscitato in città un acceso dibattito. Lidea del campus scolastico alle Caserme Giorgi piace a molti, a destra e sinistra sono state sollevate rivendicazioni di paternità, qualcuno ha storto il naso di fronte a quella che ha evidentemente giudicato come lennesima boutade
La proposta recentemente lanciata dall?Assessore alla Pubblica Istruzione, Cecilia Bergaglio, dalle pagine del settimanale Il Novese ha suscitato in città un acceso dibattito. L?idea del campus scolastico alle Caserme Giorgi piace a molti, a destra e sinistra sono state sollevate rivendicazioni di paternità, qualcuno ha storto il naso di fronte a quella che ha evidentemente giudicato come l?ennesima ?boutade?
Del tema si è anche parlato nel corso della prima riunione istituzionale svoltasi a Palazzo Pallavicini lo scorso mercoledì 9 novembre, convocata proprio sul tema dell’emergenza spazi. Al tavolo erano presenti il comune di Novi Ligure, rappresentato da Cecilia Bergaglio e dal vicesindaco Felicia Broda, i dirigenti degli istituti cittadini, Mario Scarsi (Itis Ciampini), Gianpaolo Bovone (Amaldi) e Filippo Pelizza (1° e 2° comprensivo) e la provincia di Alessandria con l’assessore alla Pubblica Istruzione, Carlo Buscaglia, e il dirigente del settore tecnico, Ingegner Andrea Dezza.
L’incontro è stato voluto dal Comune di Novi per cercare, da una parte, di trovare soluzioni condivise per l’emergenza aule in vista delle iscrizioni che si apriranno a breve, dall’altra per gettare le basi di un progetto di lungo termine che potrebbe portare, ad esempio, proprio a ragionare sul tema del Campus.
“Abbiamo dato alla riunione un taglio molto concreto”, spiega Cecilia Bergaglio, “perché vogliamo offrire a tutti gli studenti novesi la possibilità di formarsi in luoghi idonei e il più possibile accoglienti, dotati dei laboratori e delle strutture tecnologiche oggi indispensabili. Anche se la competenza degli Istituti superiori è in capo alla Provincia, l’Amministrazione, oltre che occuparsi quotidianamente della gestione delle scuole primarie, si sta ponendo anche quale soggetto attivo per facilitare la soluzione al problema degli spazi scolastici”.
I lavori di mercoledì 9 si sono infatti concentrati sull’analisi dei dati relativi ai flussi degli studenti in entrata e in uscita, per avere un’idea precisa dei numeri dei prossimi anni, e sulla valutazione di spazi disponibili all’interno degli edifici scolastici cittadini. L’idea è quella di trovare nuove aule per decongestionare l’affollatissimo edificio Doria di Viale Saffi, lasciando così al Liceo Amaldi la possibilità di riattivare i propri laboratori, attualmente utilizzati come aule per gli studenti. “Stiamo valutando diverse opzioni possibili”, spiega Bergaglio, “sfruttando la possibilità di razionalizzare l’esistente, rispettando tutte le compatibilità. In particolare, stiamo facendo alcune verifiche su Oneto e Pascoli e su locali di proprietà di terzi”.
L’obiettivo è, insomma, quello di poter dare risposte certe ai ragazzi al momento dell’iscrizione, anche al fine di tarare i numeri degli iscritti in base alle aule effettivamente disponibili. Nel frattempo, Provincia e Comune si sono messe anche al lavoro per trovare gli spazi idonei al laboratorio enogastromico per gli studenti del Ciampini. Ancora una volta, l’attenzione è volta alle Caserme e in particolare agli spazi precedentemente occupati dall’Asl: a breve le istituzioni locali incontreranno nuovamente il demanio per concordare un iter procedurale certo. A questo proposito, il dirigente scolastico dell’Itis, Mario Scarsi, ha anche lanciato la proposta di costruire una struttura prefabbricata all’interno del cortile dell’attuale sede di Via Verdi, progetto al vaglio dei tecnici della provincia.
Le ipotesi in campo sono dunque molteplici, ma una cosa è certa: si dovranno trovare soluzioni percorribili a stretto giro, considerato che Comune e Provincia si riaggiorneranno subito dopo la fiera di Santa Caterina.
Dopo l’emergenza, si potrà guardare al futuro. In merito al dibattito sorto intorno alla proposta del Campus, l’assessore Bergaglio commenta così: “È positivo sia il fatto che l’idea abbia fatto discutere, sia che questa piaccia trasversalmente alle forze politiche: vuol dire che ci potremo lavorare tutti insieme. È chiaro che non si tratta di un progetto realizzabile nell’immediato e che non riguarda affatto i capitoli del nostro scarno bilancio comunale, piuttosto la possibilità di calamitare energie e risorse esterne. Per pensare in grande, però, bisogna fissare un punto di partenza e, per fare questo, credo ci siano tutte le condizioni necessarie. Una popolazione di oltre duemila studenti nel centro città potrebbe voler dire restituire a Novi ricchezza, futuro, vitalità”.