Banco Alimentare, volontari al servizio di associazioni e indigenti
Operativo da quasi 20 anni, la sede del Banco Alimentare di Novi è una delle principali sedi italiane dellOnlus con base a Milano e a Novi ogni anno vengono smistate alle 113 associazioni convenzionate che sfamano 21 mila assistiti quasi 900 tonnellate di generi alimentari fra pasta, riso, olio omogeneizzati e altri alimenti
Operativo da quasi 20 anni, la sede del Banco Alimentare di Novi è una delle principali sedi italiane dell?Onlus con base a Milano e a Novi ogni anno vengono smistate alle 113 associazioni convenzionate che sfamano 21 mila assistiti quasi 900 tonnellate di generi alimentari fra pasta, riso, olio omogeneizzati e altri alimenti
Un lavoro di contabilità alimentare che tutti gli operatori del settore non esitano a definire fondamentale perché permette di avere le dispense piene per riempire le pance di chi non ha i soldi per comprarsi il cibo. Operativo da quasi 20 anni, la sede del Banco Alimentare di Novi è una delle principali sedi italiane dell’Onlus con base a Milano e a Novi ogni anno vengono smistate alle 113 associazioni convenzionate che sfamano 21 mila assistiti quasi 900 tonnellate di generi alimentari fra pasta, riso, olio omogeneizzati e altri alimenti.
Un lavoro fatto e gestito da volontari (“Tutto alla luce del sole”, ci tengono a precisare quegli indomiti che ogni giorno fra mattina e pomeriggio dedicano il loro tempo al prossimo: una precisazione inutile perché sulla trasparenza della struttura e sull’onestà dei volontari nessuno può permettersi di nutrire dubbi) ma che è indispensabile per garantire una macchina, quella dell’associazionismo, che si alimenta grazie a contributi pubblici e soprattutto al cuore grande della gente e dei privati perché ci sono alcune catene di distribuzione come Ekom che supportano il Banco Alimentare di Novi con i loro prodotti.
E la colletta alimentare di fine novembre? “Abbiamo subito una regressione del 9% rispetto all’anno passato ma dobbiamo tenere conto che il territorio di Alessandria aveva altre problematiche (il rischio alluvione; ndr) che hanno rallentato la raccolta”. Poi, però, arrivano i dati e ti accorgi che quei ragazzi che alle casse di tutti i supermercati di tutta la provincia chiedevano un contributo hanno saputo raccogliere e portare alla base di Novi qualcosa come 100 tonnellate di materiale dove la parte del leone spetta alla pasta (23 tonnellate) ma dove ogni il cuore della gente si è distribuito in ogni settore come ad esempio le quasi 5 tonnellate di olio, le 17 di pelati, le 11 di riso.