Oltre cento controlli Arpa sull’amianto. Ancora fermo il cantiere Castagnola e a Carrosio
In un anno Arpa ha effettuato 26 controlli sull'aria e 81 su rocce nei cantieri del Terzo Valico. Sforamenti registrati a Carrosio, lungo la provinciale 160 e a Castagnola, dove i lavori sono ancora sospesi. Il direttore: sono in corso verifiche nella cascina Clara e Buona
In un anno Arpa ha effettuato 26 controlli sull'aria e 81 su rocce nei cantieri del Terzo Valico. Sforamenti registrati a Carrosio, lungo la provinciale 160 e a Castagnola, dove i lavori sono ancora sospesi. Il direttore: sono in corso verifiche nella cascina Clara e Buona
Due i tipi i verifiche effettuate: su terre e rocce da scavo e sul materiale particellare aerodisperso.
Sono 26 i controlli sul materiale particellare aerodisperso ed è stato rilevato un solo valore superiore a (1 fibra per litro) presso un cantiere dove si sta erigendo un muraglione di contenimento lungo la strada provinciale 160 a Carrosio.
81 i controlli su terre e rocce da scavo dove i valori di amianto totale “sono sempre risultati inferiori a 100 mg/kg”. E’ fermo, però, il cantiere di Castagnola, a Fraconalto, dove la pietra verde è stata trovata in galleria, a 200 metri di profondità.
“La situazione è sotto controllo e costantemente monitorata dall’Arpa. Le verifiche sono sempre state efficaci e hanno consentito di intervenire in maniera puntuale laddove si sono verificate delle criticità”, ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia.
L’attività – spiegano dalla Regione – riguarda i controlli previsti dal Protocollo Amianto (determinazione dell’amianto aerodisperso in esterno cantiere e nei siti di deposito, e ricerca di amianto nelle terre e rocce da scavo) oltre alla ricerca di contaminanti nei materiali derivanti dallo scavo, il rilievo della qualità dell’aria e delle acque superficiali e sotterranee, il controllo delle acque di scarico, il monitoraggio delle radiazioni ionizzanti e del clima acustico. A seguito di richiesta da parte del Settore Cave della Regione Piemonte sono stati eseguiti campionamenti di suolo in alcuni siti di deposito, al fine di stabilire in via preventiva eventuali contaminazioni conseguenti a possibili depositi abusivi.
I controlli per l’amianto consistono nella verifica della presenza di pietre verdi al fronte di scavo, nel monitoraggio dell’amianto aerodisperso e nella ricerca di amianto nei campioni di terre.
L’attività di monitoraggio – proseguono ancora dalla Regione – è svolta anche da CoCIV che nel corso del 2016 ha eseguito 135 controlli (dato a giugno 2016) sul materiale particellare aerodisperso con valori di amianto totale sempre inferiori ad una fibra/litro.
Le attività più frequenti riguardano i controlli sulle terre e rocce, consistenti in periodici campionamenti finalizzati alla verifica della corretta gestione dello smarino (analisi di numerosi parametri chimici oltre all’amianto) e sulla presenza di amianto aerodisperso. A queste attività sono legate alcune criticità riscontrate su cantieri e siti di deposito.
“Sono in corso – ha detto il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto – controlli ad hoc per verificare l’eventuale presenza di contaminanti presso il sito Cascina Clara e Buona (AL), coinvolto nell’evento alluvionale del novembre 2016, e sottoposto ad ordinanza di sospensione lavori da parte del comune di Alessandria”.
L’attività di controllo svolta dall’Agenzia ha rilevato inoltre, a livello generale, criticità relative a sversamenti nelle acque superficiali, innalzamento dei livelli di PM10 in aria a seguito di movimentazioni terre, superamenti dei livelli acustici e anomalie rispetto alla corretta gestione dei trasporti del materiale di scavo. Tutte queste criticità sono affrontate dall’agenzia secondo quanto previsto dalle normative vigenti in materia.