Subbuteo, è gaviese uno dei massimi collezionisti al mondo
Ne possiede 700 e per lui il Subbuteo è una passione mai sopita. Davide Bazzani, 46 anni di Gavi, un passato recente da titolare del bar Haiti di Novi è uno dei massimi collezionisti italiani (e forse mondiali) di squadre del famoso gioco degli anni 80 creato da una società genovese e che ha conquistato il mondo allevando milioni di ragazzi
Ne possiede 700 e per lui il Subbuteo è una passione mai sopita. Davide Bazzani, 46 anni di Gavi, un passato recente da titolare del bar Haiti di Novi è uno dei massimi collezionisti italiani (e forse mondiali) di squadre del famoso gioco degli anni ?80 creato da una società genovese e che ha conquistato il mondo ?allevando? milioni di ragazzi
Per lui, come per molti, la fiamma della passione è nata da bambino, come racconta: “Fin da piccolo mi piaceva giocare a Subbuteo anche se non ero dei migliori. Fino a 10-12 anni era normale passare qualche pomeriggio l’anno coi miei amici giocando al calcio da tavolo. Crescendo ho messo in soffitta il gioco ma da qualche tempo mi si è riaccesa la passione,quasi per caso. Avevo letto di un campionato del mondo di Subbuteo che si giocava a Casale e non ho resistito alla tentazione ritrovando un mondo favoloso, fatto di collezionisti e appassionati, di grandi e piccini. Da quel momento mi si è riaccesa la fiamma della passione sotto forma di collezionista”.
Così Davide ha iniziato prima a setacciare tutti i negozi di giocattoli, anche quelli dove si trovava in vacanza, come a Pietra Ligure: “Era una giornata piovosa e sono entrato chiedendo al titolare se fra i fondi di magazzino non avesse per caso qualche rimasuglio del Subbuteo. Mi diede appuntamento il giorno dopo e mi vendette squadre rinomate come Napoli o Inter ma il colpo grosso l’ho realizzato proprio con il cartolaio mio vicino di casa da sempre: quando ha saputo della mia passione, si è presentato a casa con una rarissima edizione intonsa del Paris Fc una delle poche squadre che non avevo. La prima squadra invece che mi hanno regalato gli amici è il Nottingham Forest, team inglese fine anni ’70 per cui ho sempre fatto il tifo”.
Davide insomma è un cultore del Subbuteo al punto di riuscire ad arrivare, per interposta persona alla vecchia proprietà ligure del gioco: “Un amico di Gavi è parente alla lontana con la famiglia Parodi e mi ha messo in contatto con loro ma purtroppo la ricerca è stata vana perché non avevano più nulla”. Lungi dal demordere, Davide è alla perenne ricerca di team preziosi quanto una gemma, come il Munich ’74: “Sul mercato ha un valore di 1700 euro ma ho potuto visionare una squadra che però non mi ha convinto: il prezzo era basso e ho visto troppi ritocchi non conformi agli originali”. Quando era gestore del bar Haiti, era quasi normale che nel retro del locale, spesso a serrande abbassate, si organizzassero partite di Subbuteo tra amici ma Davide qualche anno addietro allestì per la Pro Loco di Voltaggio un torneo vinto da un marchigiano.
Nella sua personale e quasi illimitata collezione, c’è spazio anche per il calcio locale: “Oltre all’Alessandria anni ’80 con la classica maglia Grigia, ho una rarissima Gavinovese di serie C: ho scoperto su internet un ragazzo inglese che riproduce fedeli squadre di team ormai scomparsi come la Cavese, il Matera o il Catanzaro, tutte però col fondo rotondo perché i modelli a fondo piatto non mi piacciono”. Quasi 700 squadre (“Ma non riesco a trovare il Bordeaux maglia amaranto anno ‘80”), il campo da gioco smontato ma comprensivo di tribune e ogni altro accessorio, il problema di Davide è lo spazio: “La mia camera è insufficiente e allora in un’altra casa ho portato parte della collezione”. Guai però a chiedergli di smettere perché come tutti i collezionisti, il pezzo che manca è la ragione per cui si continua e siccome manca sempre un pezzo, la collezione continua…