Droga, un anno da “sballo”
Nel corso del 2016 abbiamo assistito nel nostro territorio ad una escalation di arresti e sequestri per attività connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dal nonno pusher di Tagliolo, ai 700 chili di hashish beccati poco tempo fa
Nel corso del 2016 abbiamo assistito nel nostro territorio ad una escalation di arresti e sequestri per attività connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dal nonno ?pusher? di Tagliolo, ai 700 chili di hashish beccati poco tempo fa
Una escalation di controlli, di arresti, che è partita dalle piazze più delicate dello spaccio: le scuole. Ma ripercorriamo i fatti di cronaca legati allo spaccio e alle operazioni di controllo messi in campo in questo anno.
Nel mese di marzo a Ovada viene arrestato il “nonno pusher”: il 73enne Carlo Alberto Giulio Provera a Tagliolo in teoria si occupava di cavalli, ma dietro il via vai di persone si nascondeva una base per lo spaccio di cocaina.
Il 26 aprile i carabineri un altro colpo dei carabinieri di Novi: fanno irruzione in una casa in via Monte Sabotino, dove risiede il pregiudicato 36enne Fabio Priolo. Ritrovata cocaina e oltre un chilo di marjuana
Nel mese di maggio i carabineri di Novi arrestano un marocchino di 41 anni, domiciliato a Novi ma irregolare sul territorio italiano. A casa sua cocaina, 16mila euro in contanti e attrezzature per lo spaccio: bilancino di precisione e bustine per confezionare le dosi.
Nello stesso mese la guardia di finanza schiera in campo Chaos, un cane antidroga con un impareggiabile olfatto. Beccati due studenti novesi di 18 e 19 anni, che in un garage avevano una base di spaccio. I militari fanno irruzione in una scuola di Novi e arrestano in classe i due spacciatori, uno dei quali aveva nascosto nelle mutande una grossa somma in contanti.
A giugno, numerose perquisizioni tra Ovada e Molare da parte dei carabinieri di Acqui terme. Sopresi in possesso di droga per spaccio un 24enne di Molare e un 28enne albanese residente a Ovada.
A settembre inizia la scuola e ricomincia lo spaccio tra gli studenti. Al secondo giorno di scuola la Guardia di Finanza di Novi sorprende un 14enne con mezz’etto di marjuana nello zaino.
Negli stessi giorni, i carabinieri scoprono a Carrega Ligure una piantagione di marjuana. Il “contadino” è il 34 A.G. di Bosco Marengo, pregiudicato. Novante le piante sequestrate.
A ottobre ancora in azione la Guardia di Finanza che a Novi arresta due cittadini marocchini di 43 e 46 anni per spaccio: recuperate dosi di cocaina pronte per la vendita, hashish e contanti.
Negli stessi giorni una operazione dei carabineri: un 26enne operaio dell’ilva viene arrestato per detenzione e spaccio. Nella mansarda di casa aveva avviato una tecnologica serra, nascosta in una armadio e usata per la coltivazione della droga
Il 20 ottobre operazione dei carabinieri di Tortona a Novi: presa la banda dei “cani sciolti”, sei ragazzi tra italiani, albanesi e ecudoregni dediti allo spaccio e alle rapine di tabaccherie.
Ancora un arresto nell’ultimo week-end del mese di ottobre: la Guardia di Finanza di Novi arresta a Borghetto un 29enne di Tortona che davanti ad un noto locale è sorpreso in possesso di dosi di cocaina e marjuana. A casa del giovane i militare trovano e squestrano altra droga e tutto il necessario per confezionare le dosi.
A novembre il nuovo comandante di compagnia dei carabineri di Novi, tenente Marzia La Piana, fa il primo colpo grosso: maxi sequestro di hashish, 70 chili nascosti in un auto nella campagna. Valore oltre mezzo milione di euro. In manette l’italiano Luca Sansoni (47 anni) e i marocchini Youness El Kholti (28 anni), Yassine El Kholti (23 anni) e Jaouad El Manyar (28 anni).
Le indagini proseguono, per capire dove i 4 hanno preso la droga: la settimana scorsa il sequestro record.
Ma da dove parte questa escalation? L’aumento degli arresti e delle operazioni può essere dovuto a due fattori: o l’aumento dell’attività di spaccio conseguente – per la legge del mercato – ad un aumento della domanda, oppure l’aumento della attività di indagine e repressione da parte delle forze dell’ordine. Probabile che il tutto sia dovuto ad entrambi i fattori. Intanto, in parlamento, giace da tempo la proposta di liberalizzazione del consumo di droghe leggere. Una liberalizzazione che comunque non consentirebbe certamente di spacciare la droga liberamente.