Il comandante Ezio Bassani, pioniere di questi strumenti antivelocità
Carattere deciso, innamorato del proprio lavoro, il comandante della polizia municipale di Serravalle Ezio Bassani è stato per la nostra zona il pioniere che importò i Velo Ok
Carattere deciso, innamorato del proprio lavoro, il comandante della polizia municipale di Serravalle Ezio Bassani è stato per la nostra zona il pioniere che importò i ?Velo Ok?
Insomma un lavoro universitario applicato sulla strada con i serravallesi a fungere da “cavie” a un programma che ha dato i suoi frutti, come racconta ancora Bassani: “Se prima ci concentravamo su prevenzione e sanzione al codice della strada, iniziammo a orientarci anche all’educazione stradale inteso come sensibilizzazione al rispetto della legalità. Avevamo capito che gli indicatori di velocità allora in voga perdevano l’effetto deterrente dopo tre giorni dal loro avvio e in alcuni casi diventavano una sorta di tachimetro nelle gare di velocità: insomma, non avevano nessun effetto ma diventavano un incentivo ad andare forte. Con l’Università milanese individuammo nell’arancione il colore appropriato per indicare una situazione di potenziale pericolo: inconsciamente, quel colore ci porta a concentrarci maggiormente quando guidiamo. Poi, passammo alla fase sperimentale dove notammo che nel breve periodo gli autisti rispettavano all’80% il limite di velocità in prossimità di un Velo Ok, una percentuale che nel lungo periodo è scesa al 66% ma senza picchi particolari come accadeva in passato quando rilevammo una infrazione di un veicolo transitato in centro abitato a 147 chilometri orari. Infine arrivammo all’applicazione dello strumento repressivo inserendo a campione le macchinette autovelox dentro i Velo Ok e anche qui i risultati arrivarono perché su 4-5 mila controlli le infrazioni non superano i 20-25 casi”.
Insomma un successo a tutto tondo e a prezzo contenuto come ricorda ancora Ezio Bassani: “A Serravalle i Velo Ok costarono 11.400 euro oltre l’Iva, con un costo medio per struttura di 250-300 euro. Già che ci siamo sfatiamo altri miti: i Velo Ok non sono pericolosi perché costruiti con lo stesso materiale delle cuspidi dei caselli autostradali e soprattutto sono coperti da copertura assicurativa”.