Prorogati i termini per la cessione dell’Ilva
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Redazione - redazione@ilnovese.info  
13 Febbraio 2017
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Prorogati i termini per la cessione dell’Ilva

Slittati al 26 febbraio i termini di scadenza previsti inizialmente per l’8 febbraio per la presentazione delle offerte per l’acquisizione dell’Ilva. Due le cordate in gara: da una parte Am Investco Italy (formata da ArcelorMittal e gruppo Marcegaglia), dall’altra AcciaItalia (compagine partecipata da Jindal south west, dal gruppo Arvedi, dalla Cassa depositi e prestiti e dalla finanziaria Delfin, società di investimenti e partecipazioni di Leonardo Del Vecchio).

Slittati al 26 febbraio i termini di scadenza previsti inizialmente per l?8 febbraio per la presentazione delle offerte per l?acquisizione dell?Ilva. Due le cordate in gara: da una parte Am Investco Italy (formata da ArcelorMittal e gruppo Marcegaglia), dall?altra AcciaItalia (compagine partecipata da Jindal south west, dal gruppo Arvedi, dalla Cassa depositi e prestiti e dalla finanziaria Delfin, società di investimenti e partecipazioni di Leonardo Del Vecchio).

NOVI LIGURE – Slittati al 26 febbraio i termini di scadenza previsti inizialmente per l’8 febbraio per la presentazione delle offerte per l’acquisizione dell’Ilva. Due le cordate in gara: da una parte Am Investco Italy (formata da ArcelorMittal e gruppo Marcegaglia), dall’altra AcciaItalia (compagine partecipata da Jindal south west, dal gruppo Arvedi, dalla Cassa depositi e prestiti e dalla finanziaria Delfin, società di investimenti e partecipazioni di Leonardo Del Vecchio). I due raggruppamenti di imprese hanno evidenziato ai commissari governativi la necessità di una proroga dei termini, che è stata concessa.

Dal momento della presentazione delle offerte definitive, i tre commissari straordinari dell’Ilva avranno 30 giorni di tempo per effettuare la richiesta “valutazione comparativa delle due proposte”. Dopodiché, secondo quanto previsto dalla procedura, i commissari sottoporranno e motiveranno la propria scelta a un esperto nominato dal ministero. È questo il passaggio conclusivo, al termine del quale verrà reso noto il nome della cordata aggiudicataria. A seguire vi sarà un mese di consultazione pubblica seguita dalla valutazione dell’Antitrust.

Entro la fine della primavera dovrebbe essere reso noto il nome della cordata che rileverà gli stabilimenti Ilva, compreso quello di Novi Ligure.

Resta invece confermata l’udienza fissata per l’1 marzo, nel corso della quale sarà definito il patteggiamento di Ilva, Riva Fire e Riva Forni Elettrici, società coinvolte nel processo “Ambiente svenduto” in corso a Taranto. Il patteggiamento agevolerà la trattativa con gli investitori, così come la transazione raggiunta con la famiglia Riva, che si è impegnata a fare affluire nelle casse dell’Ilva gli 1,1 miliardi di euro custoditi in Svizzera presso la banca Ubs, scoperti dalla guardia di finanza e oggetto di sequestro della procura di Milano, somma alla quale si aggiungono gli altri 230 milioni di euro patteggiati con la procura di Taranto.

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