Speranza Scappucci: una vita per la musica, senza dimenticare Pozzolo
In giro per il mondo, fra le eccellenze intellettuali italiane cè anche una donna che ha radici pozzolesi e un lavoro che per tutti è sinonimo di sesso maschile. Speranza Scappucci, padre romano e mamma di Pozzolo, è uno dei pochi direttori dorchestra donna
In giro per il mondo, fra le ?eccellenze? intellettuali italiane c?è anche una donna che ha radici pozzolesi e un lavoro che per tutti è sinonimo di sesso maschile. Speranza Scappucci, padre romano e mamma di Pozzolo, è uno dei pochi direttori d?orchestra donna
Le sue origini pozzolesi non le scorda: “Ricordo il mese d’agosto – racconta Speranza – passato coi nonni materni. Le biciclettate sulla strada che costeggia la ferrovia che porta a Novi: raccoglievamo le more e facevamo a gara coi cugini a chi ne prendeva di più. Il gelato in piazza e le serate lungo la Lea, la strada alberata del paese”.
Un periodo dove Speranza ha conosciuto molti amici del paese di mamma e con i quali è rimasta sempre in contatto al punto che quando dirige qualche opera in teatri vicini, da Pozzolo sono in tanti ad andarla ad ascoltare, aspettarla e salutarla per qualche minuto, come si conviene in un piccolo mondo antico dove i valori sono quelli del rispetto, del ricordo e dell’amicizia.
Da quest’autunno Speranza dirige il Wiener Staats Opera e le sue conduzioni musicali hanno conquistato la raffinata platea erede degli Asburgo. Per lei poi la grande soddisfazione di un debutto nella sua città natale, quella Roma dove ha studiato prima di volare negli Usa come spiega lei stessa: “Devo molto alle mie radici italiane, alla formazione musicale a Roma a Santa Cecilia. Poi mi sono iscritta alla Juilliard di New York (quella di “Saranno Famosi”; ndr) e a 20 anni mi sono ritrovata dall’altra parte del mondo. Quando sei sola e giovane, hai energia da vendere e non sei consapevole di quanto grande sia quello che stai facendo. Dopo tanti anni, ti ritrovi sul podio davanti a una orchestra sapendo quali sono le tue potenzialità ma anche quali potrebbero essere i tuoi limiti”.
Gira il mondo, è una cosmopolita musicale ma le radici non le dimentica perché a Pozzolo (dal Piemonte arriva anche la sua fede calcistica juventina) sono in tanti gli amici che la seguono da lontano, come Lorenzo Caramagna, Assessore alla Cultura: “Persona intelligente e dotata ma al tempo stesso inflessibile nell’esercitarsi perché senza l’impegno non si va da nessuna parte. Qualche volta veniva a casa mia per suonare il pianoforte. Mi piacerebbe potere ospitare un suo concerto e riceverla in Comune per tributargli il riconoscimento che merita”.