Perplessità e dubbi sui concorso per primario al San Giacomo di Novi
Fa discutere, all'interno del personale dell'ospedale di Novi, l'esito del concorso per un posto di Dirigente Medico Direttore della Struttura Complessa Chirurgia Generale presso il San Giacomo
Fa discutere, all'interno del personale dell'ospedale di Novi, l'esito del concorso per un posto di Dirigente Medico Direttore della Struttura Complessa Chirurgia Generale presso il San Giacomo
Il concorso è stato bandito nel settembre scorso e la graduatoria è stata pubblicata il 9 febbraio. A risultare vincitore, su 8 partecipanti, il medico genovese Carmine Di Somma.
Penultimo al concorso è arrivato il dottor Malfitano Antonino, l’unico tra i partecipanti ad essere già in servizio presso l’ospedale di Novi.
La commissione esaminatrice, designata “tramite sorteggio da un elenco nazionale nominativo costituito dall’insieme degli elenchi regionali dei Direttori di Struttura Complessa appartenenti ai ruoli regionali del SSN” – come recita il bando predisposto dall’Asl-al – era composta dai medici Piero Capretti, Ferdinando Cafiero e Elio Amedeo.
La commissione, una volta nominata, ha provveduto ad eleggere il suo presidente al suo interno, nella persona del Professor Cafiero.
Ma perché questo concorso fa discutere? Perché a quanto pare il dottor Ferdinando Cafiero, presidente della commissione giudicatrice, è il primario del reparto chirurgia dell’ospedale San Martino di Genova. Lo stesso reparto dove esercita il ruolo di vice il dottor Di Somma, vincitore del concorso. Insomma, a vincere il concorso pare sia stato il vice di uno degli esaminatori.
Come detto, la commissione di valutazione è stata nominata (il 16 gennaio scorso) attraverso sorteggio, a garanzia di terzietà e imparzialità. La scadenza di presentazione delle domande per partecipare al concorso era fissata per il 14 novembre, circa due mesi prima la nomina della commissione giudicatrice.
Tutto a posto, comunque, secondo le norme di legge. Oppure no? La sentenza 421 dell’autorità nazionale anti-corruzione presieduta da Raffele Cantone ha preso in esame una caso simile, e ha stabilito che “la posizione ricoperta dal di Responsabile del procedimento e Presidente della Commissione giudicatrice … integrano un’ipotesi di conflitto di interesse. Si ritiene che l’esigenza di imparzialità sia particolarmente forte nei collegi chiamati a esprimere giudizi, come le Commissioni di concorso. Il caso in esame, può far generare il sospetto che il candidato sia stato giudicato in virtù della conoscenza personale con il Presidente della Commissione.”
L’Asl-al aveva provveduto a sorteggiare, oltre ai tre membri effettivi, anche tre supplenti. Le voci raccolte nei corridoi del San Giacomo mormorano che forse il dottor Cafiero avrebbe potuto farsi da parte lasciando l’incarico ad un supplente. Invece è rimasto in commissione e ne ha assunto la presidenza.
Come evidenziano i verbali delle valutazione da parte della commissione giudicatrice, messi a disposizione sul sito dell’Asl-Al, il presidente della commissione Cafiero si è astenuto sulla valutazione del dottor Di Somma sia per quanto riguarda la valutazione del curriculum, che per la valutazione del colloquio. Segno evidente che il presidente Cafiero si era quantomeno accorto che stava valutando il suo vice.
Con ogni probabilità l’esito del concorso non sarebbe cambiato, però per evitare illazioni e veleni forse sarebbe stato sufficiente farsi sostituire da un supplente?