LaMitica: l’ultimo incontro “cicloletterario” della stagione
Chiude il ciclo degli Incontri cicloletterari de LaMitica Gino Nervi con la presentazione dei libri Benedette biciclette! La collezione del Museo Madonna del Ghisallo di Lorenzo Franzetti, Carola Gentilini, Luciana Rota, Guido Rubino e "La lepre sotto la luna. Quaranta storie bassaiole" di Andrea Maietti
Chiude il ciclo degli ?Incontri cicloletterari de LaMitica? Gino Nervi con la presentazione dei libri ?Benedette biciclette! La collezione del Museo Madonna del Ghisallo? di Lorenzo Franzetti, Carola Gentilini, Luciana Rota, Guido Rubino e "La lepre sotto la luna. Quaranta storie bassaiole" di Andrea Maietti
L’incontro sarà domenica 2 aprile alle ore 17.00 presso la residenza “Il Borgo di Castellania” e al termine seguirà un rinfresco allestito dall’associazione LaMitica in collaborazione con lo staff della Residenza “Il Borgo di Castellania”.
In “Benedette biciclette!” protagonista è il racconto della lunga storia che lega il ciclismo al Ghisallo e al Santuario della Madonna del Ghisallo che diventa appassionato, avvincente e viene “consacrato” dalle imprese di corridori che sulle strade del Giro di Lombardia o del Giro d’Italia si sono dati battaglia al culmine di questa spettacolare salita, alta sul lago di Como, al cospetto delle vette delle Grigne. Il Ghisallo è un luogo di culto per gli appassionati di biciclette, a ragione: dal 1949, per decreto papale, la Madonna del Ghisallo è stata proclamata “patrona dei ciclisti”.
Nel libro “La lepre sotto la luna” di Andrea Maietti, invece, si leggono racconti di sentimento e memoria, di palloni con la stringa, di campetti spelacchiati, di zio Pepu, pescatore di storioni, del ciclista Scaviss, garzone di fornaio e di cacciatori nascosti che aspettano la lepre nelle notti di luna piena. Una manciata di racconti brevi, con lo sport come sottile filo conduttore con sullo sfondo la Bassa lombarda, terra di Gianni Brera. La lepre sotto la luna, già pubblicato vent’anni fa, vinse un premio Bancarella Sport in anni in cui la narrativa sportiva era guardata con sufficienza dall’editoria italiana.