Il giro del mondo a ritmo di musica con i Why Factor
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Carlotta Codogno - c.codogno@ilnovese.info  
2 Aprile 2017
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Il giro del mondo a ritmo di musica con i Why Factor

Un trio acustico attivo ormai da tre anni che si dedica al pop, al soul, al blues: sono i Why Factor, Giulia Aneli (voce, Serravalle Scrivia, 29 anni), Matteo Foresto (cajon, Novi Ligure, 30 anni) ed Eric Zanoni (chitarra, Novi Ligure, 24 anni)

Un trio acustico attivo ormai da tre anni che si dedica al pop, al soul, al blues: sono i Why Factor, Giulia Aneli (voce, Serravalle Scrivia, 29 anni), Matteo Foresto (cajon, Novi Ligure, 30 anni) ed Eric Zanoni (chitarra, Novi Ligure, 24 anni)

NOVI LIGURE – Un trio acustico ormai attivo da tre anni che si dedica al pop, al soul, al blues: sono i Why Factor, Giulia Aneli (voce, Serravalle Scrivia, 29 anni), Matteo Foresto (cajon, Novi Ligure, 30 anni) ed Eric Zanoni (chitarra, Novi Ligure, 24 anni). La nascita ufficiale del gruppo risale al 2014, ma le radici dei Why Factor affondano più in là nel tempo, quando la voce di Giulia si unisce alla chitarra di Eric per dare vita a un duo che propone musica blues, pop e rock. Ed è nel 2014, appunto, che con l’arrivo di Matteo Foresto al cajon prendono vita i Why Factor.

Il gruppo conta ormai più di quaranta esibizioni in provincia. L’origine del nome lo spiega la cantante Giulia: «Il nome Why Factor nasce per contrastare i talent. In quegli anni il più rappresentativo era X Factor… Il messaggio è provocatorio: noi abbiamo scelto di supportare il fattore Y, che è la personalità di ognuno di noi, unica in quanto tale».

Il repertorio è un mix di pezzi che spaziano dai cantautori italiani come Lucio Battisti, Pino Daniele e Vinicio Capossela, fino ad arrivare a Janis Joplin, Ray Charles, Steve Wonder, The Beatles. L’obiettivo del trio è quello di accompagnare i propri spettatori in un viaggio musicale andando a proporre pezzi simbolo dei diversi Paesi del mondo, senza tralasciare però pezzi di nicchia. Da qui nasce l’idea di Eric di portare sul palco un planisfero, disegnato in modo stilizzato su una lavagna magnetica, per rappresentare al meglio il viaggio musicale: «Sulla lavagna c’è una calamita che viene spostata di brano in brano, di paese in paese, a seconda dell’origine della canzone», spiega il chitarrista.
«Abbiamo pezzi che toccano molti paesi – prosegue Matteo – tra cui Francia, Inghilterra, Germania, India, Australia, Brasile, Argentina oltre che Italia e Stati Uniti e la lavagna ormai possiamo definirla come la quarta componente effettiva del gruppo».

Oltre al progetto Why Factor, i tre ragazzi

sono protagonisti di un quartetto (insieme al bassista Raffaele Trapasso) che propone pezzi inediti scritti da Zanoni. In questi ultimi anni, infatti, hanno partecipato a diversi festival nazionali ed internazionali dedicati ai musicisti emergenti come MusicAle di Pisa e il Tour music fest.

I Why Factor, infine, stanno per intraprendere un curioso tour che prevede una serie di “invasioni itineranti” nei locali del pavese. «Ci presenteremo nei locali dove solitamente suonano band dal vivo e improvviseremo un paio di pezzi, per poi lasciare i nostri biglietti da visita. Oggi purtroppo i locali che propongono musica dal vivo sono davvero pochi… Viviamo nella patria di cantautori dalla sensibilità unica, di musicisti eccelsi, eppure ci ritroviamo con enormi difficoltà a incontrare persone che credono nei giovani: noi non ci vogliamo arrendere perché la musica è un patrimonio da custodire e tramandare nel tempo, un valore che non può andare perso».

Per chi li volesse ascoltare dal vivo, i Why Factor si esibiranno qui vicino: venerdì 21 aprile, infatti, suoneranno a Silvano d’Orba al “Mosto e Luppolo”. Per informazioni è possibile visitare la pagina Facebook del trio “Why Factor”.

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