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    Alessandro Francini  
    13 Aprile 2017
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    No Tav e comitati anti discarica uniscono le forze: il 27 maggio corteo per acqua e salute

    I Comitati della Val Bormida insieme al Movimento No Tav-Terzo Valico hanno presentato l'appuntamento di sabato 27 maggio: "manifestazione di cuore e buon senso". Intanto, Rossa e Muliere parte civile nei processi contro Cociv, "un gesto che per noi non rappresenta in alcun modo una vera opposizione all'opera"

    I Comitati della Val Bormida insieme al Movimento No Tav-Terzo Valico hanno presentato l'appuntamento di sabato 27 maggio: "manifestazione di cuore e buon senso". Intanto, Rossa e Muliere parte civile nei processi contro Cociv, "un gesto che per noi non rappresenta in alcun modo una vera opposizione all'opera"

    PROVINCIA – “Una manifestazione che unirà due popolazioni che lottano da anni per la tutela dell’acqua e della salute”, così i Comitati della Val Bormida insieme al Movimento No Tav-Terzo Valico hanno presentato nella mattinata di mercoledì 12 al Teatro Parvum di Alessandria l’appuntamento di sabato 27 maggio. Come lo scorso anno, il corteo partirà intorno alle 15 da Viale della Repubblica per poi giungere sotto gli uffici della Provincia e del Comune. Un grande raduno popolare a difesa della falda acquifera di Sezzadio, al di sopra della quale la Riccoboni Holding intende costruire una discarica destinata allo smaltimento dei rifiuti della ditta Grassano di Predosa (proprietà della stessa Riccoboni) e dello smarino proveniente dai cantieri del Terzo Valico, l’altra grande opera messa sotto accuda dalla manifestazione.

    “Terzo Valico e discarica di Sezzadio, due opere assolutamente criminogene e dannose per il territorio, due progetti che vanno fermati con ogni mezzo. Il nostro futuro e quello dei nostri figli non può più essere delegato ad altri” dichiara Eugenio ‘Egio’ Spineto del Movimento No Tav-Terzo Valico.

    Una manifestazione a sole due settimane dalle elezioni comunali (11 giugno, n.d.r.), una data evidentemente non casuale. Quella di sabato 27 maggio, infatti, vuole anche essere un’occasione per dimostrare forte dissenso per le politiche ambientali messe in atto in questi anni dall’amministrazione provinciale guidata del presidente Rita Rossa. “Per quanto riguarda Sezzadio, in questi cinque anni nessuno si è mai preso l’impegno di trovare una soluzione alternativa, – afferma Piergiorgio Camerin del comitato ‘Sezzadio per l’ambiente’ – un sito al di sotto del quale non vi fosse una falda acquifera che alimenta una comunità di 50 mila persone e che potrebbe rifornire tutto il novese e il tortonese. E’ giunta l’ora che la politica si metta in prima linea per scongiurare un disastro ambientale annunciato, invece di continuare ad avallarlo rimandendo complice. Dobbiamo forse aspettare che si arrivi a militarizzare il territorio? Noi non molliamo, siamo decisi a portare la nostra lotta sino in fondo e ad ogni costo”.

    Come hanno sempre tenuto a precisare i rappresentanti dei comitati ambientali, la lotta del popolo dell’acqua non ha mai avuto specifiche connotazioni politiche. Tra i 25 sindaci della Val Bormida schierati a difesa della falda sono infatti compresi orientamenti di ogni genere. “Prima con l’amministrazione provinciale presieduta da Paolo Filippi, ora con quella della ‘signora delle discariche’, fino ad oggi – spiega Vicente ‘Urbano’ Taquias dei Comitati di Base della Valle Bormia – siamo riusciti a fermare questo progetto. Sono certo che alla fine vinceremo questa battaglia. L’unità che abbiamo raggiunto con il Movimento Terzo Valico è fondamentale, e ci aiuterà a raggiungere obiettivi sempre maggiori. Il Pd pagherà le conseguenze di queste politiche scellerate, siamo convinti che Rita Rossa perderà le elezioni comunali”. “’Green economy’ significa favorire l’agricoltura tutelando le risorse naturali del territorio. Quella del 27 maggio sarà una manifestazione di buon senso e di cuore” sottolinea Maurizio Daniele del Comitato Agricoltori della Valle Bormida. 

    Perché proprio Alessandria come luogo della manifestazione? “Perchè Alessandria rappresenta il posto in cui si verifica la commistione delle politiche ambientali del Pd – commenta Eugenio Spineto – Il Terzo Valico è un’opera da 6 miliardi e 200 milioni di euro al servizio dei giochi sporchi della politica e del malaffare. Si sapeva sin dall’inizio che i lavori di scavo avrebbero incontrato roccia amiantifera. Ora, però, Rita Rossa e Rocchino Muliere si schierano ‘parte civile’ contro Cociv. Per noi questo gesto non rappresenta in alcun modo una vera opposizione all’opera. Restiamo dell’idea che Rita Rossa sia uno degli emblemi della malafede che caratterizza il progetto del Terzo Valico e quello della discarica di Sezzadio”.

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