Paesaggio, accoglienza e dialetto: le linee di forza per la candidatura Unesco
L'associazione Oltregiogo, nata nel 2000 e attualmente composta da 14 Comuni che hanno deciso di unirsi per proporre, coordinare e promuovere attività culturali, punta ad un finanziamento da 240 mila euro
L'associazione Oltregiogo, nata nel 2000 e attualmente composta da 14 Comuni che hanno deciso di unirsi per proporre, coordinare e promuovere attività culturali, punta ad un finanziamento da 240 mila euro
“Al momento – dice Dino Angelini, presidente dell’associazione- non hanno dato ancora la loro adesione il Comune di Gavi e la Val Borbera ma, auspichiamo che anche queste zone presto si associno. L’associazione per perseguire i sui obiettivi ha realizzato dei progetti e richiesto finanziamenti alla Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria e alle Fondazioni Bancarie. L’associazione ha stretto un accordo di collaborazione con l’Università degli Sudi di Genova, per garantire una base scientifica al suo lavoro di ricerca ed indagine sul territorio.
“Negli anni – sottolinea Angelini- sono state realizzate molte iniziative culturali come concerti e spettacoli teatrali, attività finanziate e promosse sempre grazie al lavoro di fundraising”. Aggiunge Angelini: “Nel tempo abbiamo cercato di coinvolgere anche altri comuni promuovendo l’idea di costituire un Distretto Culturale che è stato riconosciuto dalla Giunta Regionale, esprimendo parere favorevole all’istituzione del Distretto Culturale ed Ambientale dellOltregiogo”.
Con la denominazione di distretto si intende un sistema di offerta territorialmente circoscritto, coincidente con un’area ad alta densità di risorse culturali ed ambientali di pregio e caratterizzato da un elevato livello di articolazione, qualità e integrazione dei servizi, culturali e turistici, rivolti all’utenza e da un marcato sviluppo delle filiere produttive collegate.
“L’Oltregiogo- prosegue Angelini- è un territorio che si può definire una terra di mezzo: un territorio omogeneo da un punto di vista culturale, teatro di fatti storici che si sono avvicendati nel corso dei secoli e che hanno prodotto una cultura sui generis. Dopo questo lungo percorso di indagine e ricerca sul territorio, dopo aver instaurato rapporti di collaborazione con comuni, associazioni, università e privati come l’Outlet di Serravalle, la Elah Dufour Novi, il consorzio Tutela del Gavi, Villa Sparina e Amaretti Cavo, si è giunti nel 2012 alla presentazione alla Compagnia di San Paolo del progetto Tracce liguri nellOltregiogo – Itinerari tematici tra i borghi dellAppennino”.
Ora l’associazione ha deciso di presentare un altro progetto alla Compagnia di san Paolo che, se vinto, porterà nelle casse dellOltregiogo 240 mila euro. “Questa volta – spiega ancora Angelini- andremo ad analizzare le tracce liguri nel contesto prodotti tipici, in quello paesaggistico e naturalistico e, in quello linguistico e dialettale. Lo studio e l’analisi di queste nuove tematiche si vanno ad aggiungere agli studi fatti precedentemente al fine di costruire una rete locale e, nel contempo, una internazionale degli insediamenti di tradizione ligure che proporrà appunto la sua candidatura allUnesco per essere inclusa nel patrimonio dell’umanità”.
Per Angelini questo percorso potrà portare anche benefici in campo economico e occupazionale, non a caso, ha rimarcato il fatto che la Casa arti e mestieri di Ovada da formando una ventina di persone che otterranno il patentino di accompagnatore turistico. Su tale versante lassociazione intende anche partecipare ad un altro bando promosso dalla fondazione Crt per l’organizzazione e lo sviluppo turistico nel territorio. “Quanto dico è supportato da quello che è accaduto in Slovacchia – continua Angelini- dove la candidatura Unesco è stata collegata alla tradizione di questa terra di battere moneta. Bene oggi la Slovacchia ha ottenuto dall’Ue la possibilità di avere una zecca per la moneta euro. Dobbiamo, quindi, lavorare insieme affinchè lo sviluppo turistico divenga una caratteristica della zona. Adesso allOutlet i turisti stranieri, in particolare, iniziano a chiedere dove poter alloggiare per conoscere il territorio , la sua storia e la sua bellezza. Ecco quindi l’importanza di formare gli accompagnatori turistici e di fare rete fra le varie realtà alberghiere”.
Per l’assessore alla Cultura del Comune di Novi, Cecilia Bergaglio, per la prima volta si è trovata una sinergia fra pubblico e privato. In particolare la collaborazione con l’Outelt- sottolinea Bergaglio- è fondamentale perché ci costringe a confrontarci con un turismo straniero. Spetta a noi fare sinergia affinchè il turismo sia davvero parte integrante dell’offerta del territorio”.