Polizia “declassata”, via anche gli stemmi da auto e giacche
Il caso, unico in Piemonte, dicono i sindacati, della Polizia provinciale di Alessandria: 25 (ex) agenti avranno competenza solo sulla vigilanza faunistica: "Si parla di sicurezza, ma se nel corso di un pattugliamento dovessimo assistere ad un altro reato, non potremmo intervenire"
Il caso, unico in Piemonte, dicono i sindacati, della Polizia provinciale di Alessandria: 25 (ex) agenti avranno competenza solo sulla vigilanza faunistica: "Si parla di sicurezza, ma se nel corso di un pattugliamento dovessimo assistere ad un altro reato, non potremmo intervenire"
“Siamo amareggiati, è la parola giusta” dice Fabrizio Alpa del sindacati Csa, Confederazione Sindacati Autonomi. Non ne fanno neppure una questione di stipendo. C’è di mezzo la sicurezza e il controllo del territorio.
Il declassamento è arrivato con la legge Delrio e, poi, Madia, recepita a livello regionale lo scorso 27 ottobre. La Regione Piemonte ha ripreso per sè la competenza in tema della caccia a Torino, lasciando alle province solo il controllo venatorio.
“Tutte le province peimontesi hanno mantenuto la qualifica di polizia locale, solo Alessandria ha deciso diversamente, chiedendoci di togliere lo stemma”, spiega Alpa.
Cosa cambia? “Possiamo agire come polizia giudiziaria solo sui reati attinenti la caccia. Significa che se nel corso di un pattugliamento dovessimo assistere ad un altro reato, non potremmo intervenire”. In venticinque coprono di fatto tutta il territorio dei 190 comuni.
“La nostra presenza in zone periferiche, ad esempio nelle valli, dove non ci sono altri presidi di forze dell’ordine, o sono ridotti, era anche un deterrente. Vedere comunque passare un’auto con lo stemma e il lampegginate contribuisce a creare quel clima di sicurezza oggi tanto invocato. Ora, invece, sulle auto, Fiato Panda di colore bianco, compare la scritta verde ‘provincia di Alessandria’. Mi chiedo – fa presente Alpa – se non sia un passo indietro”.
La scelta della provincia di Alessandria è dettata da motivazioni economiche: è la Regione, infatti, che si accolla il costo della polizia faunistico venatoria. Diverse funzioni dovrebbero essere coperte dalla Provincia, che di risorse – dice – non ne ha. L’unica forza di polizia che ha mantenuto palazzo Ghilini sono i cinque agenti di polizia provinciale stradale, competenti per la vigilanza sull’intera rete viabilistica. Altri dipendenti, che erano in forza alla polizia provinciale, sono state assorbite dalla polizia municipale di Alessandria perchè in “eccedenza” rispetto ai tagli imposti dalla legge. “Per noi si sono però anche chiuse le porte di un possibile trasferimento. Avendo perso il gradi di agenti, paradossalmente, noi 25 non potremmo fare neppure domanda di mobilità, e passare ad altre comandi locali”, fa ancora presente il sindacalista. Le delegazioni sindacali hanno già incontrato il Prefetto, ma al momento nulla è cambiato.
[foto di repertorio]