Lo street food e le perplessità dei commercianti novesi
"Street food? Bella idea, ma facciamocelo noi!". Laura Pellegrino, novese doc da generazioni, è la titolare del ristorante letterario Dorian Gray. "Da anni parliamo del rilancio di via Roma, ma intanto chi arriva da fuori a proporre piatti tipici di chissà dove. Tutte cose che potremmo fare noi, ma mentre noi discutiamo c'è chi agisce"
"Street food? Bella idea, ma facciamocelo noi!". Laura Pellegrino, novese doc da generazioni, è la titolare del ristorante letterario Dorian Gray. "Da anni parliamo del rilancio di via Roma, ma intanto chi arriva da fuori a proporre piatti tipici di chissà dove. Tutte cose che potremmo fare noi, ma mentre noi discutiamo c'è chi agisce"
“Da anni parliamo del rilancio di via Roma, ma intanto chi arriva da fuori a proporre piatti tipici di chissà dove. Tutte cose che potremmo fare noi, ma mentre noi discutiamo c’è chi agisce”.
Il riferimento è all’evento “platea cibis” che avrà luogo a Novi dall’1 al 4 giugno presso i giardini di via Garibaldi. Platea Cibis è una kermesse culinaria itinerante con prodotti regionali tipici e piatti internazionali, che tocca le principali piazze italiane. Paella, arrosticini, lampredotto, da Novi Ligure a Ferrara, da Cuneo a Venezia. Un evento che riscuote successo ma che non parte certo dalle tradizioni culinarie del territorio, ma che si replica nelle varie città che tocca.
A Gavi però, la scorsa settimana, sono riusciti a coniugare lo street food con la tradizione locale, con i locali del centro storico, anche i più blasonati, che hanno trasportato pentole e fornelli sulla strada e hanno cucinato in “plen air”.
“Potremmo farlo anche noi… ma non lo facciamo. Forse a Novi siamo più bravi a mugugnare che altro“.
Sul rilancio del commercio storico si parla da sempre, e alla fine la discussione finisce sempre sulla zona a traffico limitato: sì alle auto, no alle auto.
“A furia di cambiare e di discutere, non sappiamo più neanche noi quali sono gli orari di transito.» ci dice Gianluca Spinola, storico e istrionico titolare del Santo Bevitore, altro locale di via Roma.
«Il fatto è che se gioco a carte e ad ogni mano gioco le carte sbagliate, non posso poi pensare che alla fine la partita la vinco. La perdo di sicuro. Sul rilancio di via Roma, non ne hanno azzeccata una…”.
Forse a Novi manca una cosa banale che hanno molte altre città: una pro loco. Un ente che abbia l’obbiettivo di promuovere il territorio e che metta insieme commercianti, associazioni, semplici cittadini.