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    Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
    2 Giugno 2017
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    A Carrega Ligure nasce il Parco Naturale della Val Borbera

    Il consiglio comunale di Carrega Ligure, convocato in seduta straordinaria, ha dato il via, all'unanimità, al progetto con la richiesta di istituzione di un'area protetta regionale denominata "Parco naturale Alta Val Borbera" gestita dall'Ente strumentale Aree protette dell’Appennino piemontese

    Il consiglio comunale di Carrega Ligure, convocato in seduta straordinaria, ha dato il via, all'unanimità, al progetto con la richiesta di istituzione di un'area protetta regionale denominata "Parco naturale Alta Val Borbera" gestita dall'Ente strumentale Aree protette dell?Appennino piemontese

    CARREGA LIGURE – Un Parco Naturale dell’Alta Val Borbera, un sogno che, dallo scorso 27 maggio, sta diventando realtà. Il Parco naturale dell’Alta Val Borbera si estenderebbe per 3435 ettari con adiacente Area Contigua di Carrega Ligure per 2095 ettari. “Ciò significa- dice il sindaco Marco Guerini che da tempo lavora a questo ambizioso progetto- che l’intera superficie comunale sarebbe compresa nel parco”.

    E’ stato il consiglio comunale di Carrega Ligure, convocato in seduta straordinaria a dare il via, all’unanimità, al progetto con la richiesta di istituzione di un’Area protetta regionale denominata “Parco naturale Alta Val Borbera” gestita dall’Ente strumentale Aree protette dell’Appennino piemontese e di delimitazione di un’Area contigua di Carrega Ligure al “Parco naturale Alta Val Borbera” e annessi proposti indirizzi per la disciplina della gestione della caccia e della tutela dell’ambiente e della biodiversità.

    “Prima di arrivare alla convocazione dell’assemblea pubblica- continua il sindaco- abbiamo avuto ripetuti incontri, il tutto, però, è stato volutamente tenuto fra le ‘mura di casa’ della nostra comunità, per evitare che ci fossero strumentalizzazioni. A Carrega ogni paese ha un proprio sindaco che coincide con la figura del presidente del consorzio. Questi enti, costituiti dagli abitanti, residenti e non, sono fondamentali per l’esistenza stessa del Comune di Carrega, perché con il loro lavoro e la loro opera mantengono vivo tutto il nostro territorio, occupandosi di ciò che il Comune non riesce a fare”.

    Per arrivare alla costituzione di un Parco Naturale, fondamentale è stato il fatto che l’Alta Val Borbera è, da tempo, oggetto di attenzione da parte della Regione Piemonte per le potenzialità paesaggistiche, naturalistiche e turistiche che ne fanno un comprensorio vocato all’istituzione di Aree protette, come testimonia in passato l’inclusione nel Piano dei Parchi regionali, senza che tuttavia si fosse prodotta l’istituzione di quello che era stato individuato in origine come “Parco naturale delle Alte Valli Borbera e Curone” a tutela dei crinali appenninici del Piemonte sud orientale.

    “L’istituzione di un Parco naturale nel territorio del Comune di Carrega Ligure- sottolinea Guerini- rappresenta dunque un rilancio dell’originaria idea pianificatoria della Regione, che individua nell’Appennino un ambito territoriale dalle notevoli potenzialità e trova ora un riscontro concreto nel progetto di tutela di una delle aree di maggior interesse ambientale del Piemonte, a formare con il Parco naturale delle Capanne di Marcarolo e la Riserva naturale del Neirone un sistema di Aree protette coerente e integrato dalla Rete Natura 2000 europea che vede allo stato attuale la presenza, nel contesto appenninico piemontese, di 4 Siti di Importanza Comunitaria, 2 Zone di Protezione Speciale e una Zona Speciale di Conservazione”

    Il Parco naturale Alta val Borbera si presenta come un continuum ecologico e territoriale con il Parco dell’Antola, situato in territorio ligure. I confini delle due Aree protette coincidono in corrispondenza del crinale, spartiacque tra Piemonte e Liguria, sul quale spicca il riferimento paesaggistico ed escursionistico del Monte Antola, comune a entrambe le Aree protette. Tale configurazione esprime lem potenzialità insite nell’area di interesse, dal punto di vista dello sviluppo comune di progetti e iniziative riguardanti gli aspetti di valorizzazione turistico culturale e di conservazione della biodiversità su entrambi i versanti del crinale appenninico. Sempre in considerazione delle connessioni della Rete ecologica, il Parco naturale Alta Val Borbera risulta interamente ricompreso nella Rete ecologica dei Mammiferi (Core Area per la conservazione dei mammiferi) individuata da ARPA Piemonte in funzione del numero di specie di mammiferi che il territorio è potenzialmente in grado di ospitare, sulla base di 23 specie considerate, selezionate fra le più rappresentative sul territorio piemontese.

    “I primi contatti presi fra più enti risale a due anni fa, questo percorso che si è concretizzato con il voto di sabato – prosegue Guerini- è stato per me il risultato della più bella esperienza partecipata a livello amministrativo. Dal punto di vista normativo l’area protetta non subirà vincoli più stringenti rispetto a quelli già esistenti. Ricordiamo che il territorio comunale è inserito nella Rete Natura 2000 come Zona Speciale di Conservazione. L’unico vincolo aggiuntivo lo subiranno i cacciatori. In area protetta è vietata la caccia, tuttavia, se consideriamo che è stato valutata positivamente la creazione di una zona che facesse da cuscinetto tra l’area parco e quella fuori dal parco, i nostri cacciatori residenti potranno cacciare nell’Area Contigua di Carrega Ligure” Aggiunge Guerini: “ Certo non avranno più a disposizione l’intero territorio comunale, ma hanno comunque risposto positivamente all’iniziativa cogliendo in questo necessario cambio di abitudini la possibilità di crescita che questa trasformazione può dare a tutto il comune. Grazie all’organizzazione dell’Ente sono stati fatti una serie di incontri con i cacciatori residenti al fine di poter scrivere insieme a loro un Regolamento Faunistico Venatorio per l’Area Contigua. L’aspetto per noi tutti credo più emozionante è stato sentire un cacciatore residente chiudere l’ultima riunione con queste parole: ”Ci hanno fatto i complimenti, perché abbiamo fatto un buon lavoro”. L’utilizzo del verbo al plurale sono convinto significhi la perfetta riuscita del processo partecipativo che ha portato alla stesura del regolamento. Gli attori si sono sentiti parte del processo di trasformazione. Inoltre (e aggiungerei finalmente) una persona di Carrega ha avuto la possibilità di intervenire attivamente in un processo di trasformazione riguardante il suo territorio”.

    Adesso, dopo la deliberazione del consiglio comunale la documentazione verrà inviata all’Ente Gestore delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese e al Settore Aree Naturali Protette della Regione Piemonte. Il Consiglio dell’Ente Gestore dovrà pronunciarsi sulla richiesta di diventare l’ente strumentale gestore del Parco naturale Alta Val Borbera. La volontà infatti è molto chiara: il territorio vuole l’istituzione del Parco naturale Alta Val Borbera e vuole che a gestirlo sia l’Ente Gestore delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese. “Se il Consiglio dell’Ente si pronuncerà positivamente- precisa il sindaco- la palla passerà alla Regione. Il progetto sarà discusso dalla V Commissione, infine sarà votato dal consiglio regionale”.

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