Margini dell’arte e confini dei luoghi (comuni e non)
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Milva Caldo - m.caldo@ilnovese.info  
18 Giugno 2017
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Margini dell’arte e confini dei luoghi (comuni e non)

Inaugura venerdì 23 giugno a Palazzo Grillo la rassegna "Ai margini". Espongono gli artisti Vito Boggeri, Pietro Casarini, Franca Cultrera e Davide Minetti

Inaugura venerdì 23 giugno a Palazzo Grillo la rassegna "Ai margini". Espongono gli artisti Vito Boggeri, Pietro Casarini, Franca Cultrera e Davide Minetti

SERRAVALLE SCRIVIA – Secondo Christian Boltanski, affermato artista internazionale: «Per un artista, essere lontano dal centro è sempre una buona cosa. Stare ai margini del sistema stimola la creatività». Evidentemente la deve pensare così anche il pittore serravallese Vito Boggeri che suggerisce, attraverso il titolo della mostra “Ai margini”, di spostare i confini dell’arte contemporanea e dei luoghi (comuni e non), partendo proprio da Serravalle Scrivia.

Non a caso nella presentazione è citato il critico Dino Molinari, che in occasione di una precedente mostra a Palazzo Grillo dal titolo “Gli Ab/Erranti, le opere i luoghi”, scrisse che «Serravalle è un comune di frontiera che si connette con altri mondi: nel passato la fioritura strategica di Libarna, nel presente le vetrine scintillanti delle nuove cattedrali commerciali»; luogo ideale quindi per una mostra che punta a parlare di margini.
Gli artisti chiamati a riflettere su tutto questo attraverso le loro opere sono Vito Boggeri, Pietro Casarini, Franca Cultrera e Davide Minetti, pienamente presenti alla realtà del contemporaneo ma anche consapevoli che “integrazione” e “emarginazione” sono concetti riferiti anche alla condizione umana e ai confini della propria esistenza e dei propri codici estetici.

Siamo abituati da troppo tempo a ragionare – e discettare – di centro e periferia, di arte e cultura global, di internet che abbatte le frontiere, dei social che cancellano spazio e tempo, teoricamente eliminando alla radice il principio stesso di confine.
I margini se mai sono quelli dell’opera, ma quale opera? La tela e il foglio di carta sono i supporti dai margini definiti entro i quali depositare segni e colori, ma nel tempo anche i supporti sono cambiati per effetto dei nuovi materiali utilizzati.

Il supporto dipinto ha così conquistato limiti nuovi e irregolari, come nel caso dei cartoni impiegati da Vito Boggeri, materiale che ricicla dopo i precedenti impieghi, facendo sì che il suo lavoro si inserisca entro margini non convenzionali.
Margini non ne hanno proprio i lavori di Pietro Casarini e Franca Cultrera, che costruiscono delle strutture/sculture che invadono lo spazio, usando materiali naturali trovati e adattati alla loro ricerca, come pietre, legni, ferri e fil di ferro, elementi che si muovono liberamente nello spazio e modificano il loro margine originario.

Infine, il margine nella ricerca di Davide Minetti non interessa il contenitore ma il contenuto, il colore che per effetto dei suoi spessori fuoriesce dalla pittura, creando confini che a stento riescono a contenere la vitalità dell’impasto cromatico.

“Ai margini” è una mostra organizzata dall’Associazione Libarna Arteventi e dal Comune di Serravalle Scrivia, curata da Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella con interventi critici di Alberto Ballerino e Francesca Liotta. L’esposizione sarà inaugurata venerdì 23 giugno alle 17.00, a Serravalle Scrivia nelle sale espositive ex Caffè Roma di Palazzo Grillo, e resterà aperta fino al 23 luglio, venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 18.30 (negli altri giorni su appuntamento telefonando al 333 4997582). Info: www.scoprilibarna.it e www.comune.serravalle-scrivia.al.it.

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