Teatro Marenco, sei mesi di ritardo: la chiusura del cantiere nella primavera 2018
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Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
26 Giugno 2017
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Teatro Marenco, sei mesi di ritardo: la chiusura del cantiere nella primavera 2018

Il restauro del teatro Marenco terminerà nella primavera del 2018. C'è un ritardo di sei mesi rispetto al cronoprogramma preventivato due anni fa quando erano partiti i lavori. Ma c'è anche una notizia positiva: è stato risolto l'inghippo dei fondi per gli arredi e i macchinari di scena

Il restauro del teatro Marenco terminerà nella primavera del 2018. C'è un ritardo di sei mesi rispetto al cronoprogramma preventivato due anni fa quando erano partiti i lavori. Ma c'è anche una notizia positiva: è stato risolto l'inghippo dei fondi per gli arredi e i macchinari di scena

NOVI LIGURE – Il restauro del teatro Marenco terminerà nella primavera del 2018. C’è un ritardo di sei mesi rispetto al cronoprogramma che la Fondazione Marenco aveva preventivato due anni fa quando erano partiti i lavori. “I sei mesi di ritardo – spiega Nino Andronico, presidente della Fondazione – sono dovuti a una serie di problemi che si sono dovuti affrontare durante questi due anni. Il primo ‘intoppo’ che si è dovuto sistemare è quello relativo al tetto e al plafon che avevano ceduto a causa delle piogge, questo intervento ha comportato un allungamento dei tempi di circa 40 giorni sulla tabella di marcia. Dopo abbiamo dovuto effettuare una variante sulle centraline elettriche e anche in questo caso siamo stati impegnati altri 40 giorni”.

Aggiunge ancora Andronico: “Anche il rifacimento della facciata ha creato qualche ritardo dal momento che la Sovrintendenza alle Belle Arti di Torino ha richiesto una pittura differente rispetto al progetto originario. C’è stata poi una discussione sulle porte dei palchetti per quanto concerne la sicurezza che ha rallentato il recupero complessivo dell’immobile”. Tutte queste componenti hanno portato a far slittare la chiusura del cantiere di sei mesi, ma lo stesso Andronico assicura che a maggio/giugno 2018 il teatro sarà riconsegnato alla città. Anzi rispetto al passato, Andronico sottolinea che nel 2018 saranno anche già ultimati gli arredi.

Come si ricorderà nel costo a base d’asta non erano compresi gli arredi, la buca e il graticcio del palcoscenico per mancanza di liquidità. “Oggi, invece – continua Andronico – abbiamo la disponibilità di 500 mila euro che derivano dal ribasso d’asta che saranno, appunto, destinati agli arredi e ai macchinari di scena. Il costo complessivo di tali lavori è di 900 mila euro. Ma tale somma sarà coperta per i restati 400 mila euro in questo modo: 200 mila euro saranno finanziati dal Comune, 70 mila euro dalla Regione e 130 mila verranno coperti da donazioni e sponsorizzazioni”.

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