Caos voucher, “il lavoro stagionale è a rischio di nero”
A stagione turistica in corso cambiano le regole per pagare i lavoratori occasionali, costringendo datori di lavoro, lavoratori e consulenti a salti mortali burocratici. Tutto facile, dice l'Inps. Non funziona, ribatte Confesercenti. Così il lavoro nero è in agguato
A stagione turistica in corso cambiano le regole per pagare i lavoratori occasionali, costringendo datori di lavoro, lavoratori e consulenti a salti mortali burocratici. Tutto facile, dice l'Inps. Non funziona, ribatte Confesercenti. Così il lavoro nero è in agguato
“La bassa incidenza, da parte degli utenti, del ricorso ai servizi dispositivi del contact center rispetto al totale delle operazioni effettuate dimostra come la procedura telematica risulti agevole e di semplice utilizzo”, fanno sapere dall’Ente che deve ricevere le registrazioni.
Macché semplice, ribattono da Confesercenti Alessandria, gli esperti dell’ufficio paghe non vedono l’ora di andare in ferie per togliersi questa incombenza. Scherzi a parte, sembra che il portale INPS non abbia funzionato subito a pieno regime, e che gli intermediari come Confesercenti siano stati costretti a lunghe attese telefoniche al call center per aiutare i propri clienti.
“Fino a fine luglio abbiamo le mani legate”, conferma il presidente Manuela Ulandi. “Il voucher è un utile strumento per regolarizzare i lavori precari occasionali e per evitare quello nero. Sicuramente se n’è fatto un abuso in alcuni settori, anche per mancanza di veri e propri controlli. Chi la paga più di tutti per un cambiamento peggiorativo è il lavoratore stesso, che per colpa della burocrazia e della macchinosità dei meccanismi rischia di non lavorare più o di lavorare senza tutele. Il disagio è enorme. Ne risente il il settore turistico ad alta stagionalità”.
Confesercenti, come soggetto intermediario fino a fine luglio non può operare conto terzi, costringendo l’azienda, il singolo datore di lavoro e lo stesso lavoratore a far da sè. “L’assurdità è che si paga un minimo di quattro ore anche se si lavora due”, prosegue Ulandi, “Serve troppo preavviso tra la registrazione e l’inizio del lavoro. Ancora: il limite di 5 mila euro complessivo per tutti i dipendenti e 2.500 euro a lavoratore. Il datore di lavoro deve pagare con F24, non più immediatamente dal tabaccaio”. Semplice, no? E tutto questo a stagione estiva in corso…